Roma, 26 ott. (AdnKronos Salute) - I disegni dei bambini con autismo come forme, colori o immagini sono espressione di sensazioni che il piccolo ripone dentro di sé, ma non può esprimere in maniera appropriata e corretta. E dunque utile strumento per aiutare a diagnosticare e valutare la gravità della malattia. E' quanto evidenzia uno studio scientifico presentato in occasione del World Summit on Paediatrics che si è tenuto a Sofia (Bulgaria) nei giorni scorsi, riunendo esperti da 26 Paesi del mondo.
"L'autismo - spiega all'Adnkronos Salute Giuseppe Mele, presidente dell'Osservatorio nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza (Paidoss) - sta diventando un fatto epidemico. In America la stima di incidenza è di 1 su 85 nuovi nati, in Italia 1 su 150-200, comunque estremamente alta. Se il fenomeno sta assumendo i caratteri dell'epidemia c'è qualcosa che non sta funzionando e che dobbiamo approfondire e conoscere, in primis gli aspetti epigenetici di questo disturbo neuro-cognitivo. Certo, gli strumenti di diagnosi precoce stanno aumentando e migliorando, ma la scienza ora ci segnala che anche la scrittura e il disegno a mano libera possono aiutare a comprendere in modo approfondito alcuni aspetti della mente e dell'interferenza emozionale che l'autismo ha sui bambini colpiti".
Si può, dunque, attraverso il disegno e la scrittura, "aiutare a capire l'evoluzione, la gravità e lo stadio della malattia. Lo studio presentato - spiega Mele - ha preso in esame molti esempi, e la scrittura è apparsa rigida, frammentaria, disarmonica, slegata, come se non appartenesse alla persona. Anche il disegno appare immaturo rispetto all'età o viceversa altamente creativo. Esempi di questo ultimo caso, cioè disegni che impressionano per presenza di particolari, possono arrivare anche in età avanzata, magari a 13 anni. E sono strumenti che anche i genitori possono utilizzare per aiutare i loro figli: l'invito a mamme e papà è quello di prestare sempre attenzione ai disegni dei loro figli e anzi di invitare i piccoli a prendere in mano pennarelli e matite per dare sfogo alla creatività".
Al Summit di Sofia i pediatri hanno infine messo l'accento sull'importanza di "dare un messaggio di avvertimento come quello presente sui pacchetti di sigarette, anche sulle bottiglie di alcolici: l'incidenza della sindrome feto-alcolica (caratterizzata da dismorfismo facciale, bassa statura e ritardo mentale) sta aumentando e abbiamo studiato anche casi abbastanza raccapriccianti. E' necessario non abbassare mai la guardia e continuare ad avvertire le donne dei pericoli dell'alcol consumato in gravidanza".