Gli interventi per arginare sul nascere l'avanzata del diabete dovrebbero iniziare molto prima dei 45 anni, l'età generalmente considerata come "soglia critica" per la diagnosi. Le prime avvisaglie della malattia metabolica che interessa 425 milioni di adulti nel mondo sono riscontrabili nel sangue anche 20 anni prima della diagnosi vera e propria. È questo il risultato di una ricerca giapponese presentata al meeting annuale della European Association for the Study of Diabetes (EASD).
Quando insorge? Lo studio, condotto tra il 2005 e il 2016, ha considerato l'indice di massa corporea (un indicatore dello stato di peso forma), i livelli di glicemia a digiuno e la sensibilità insulinica di 27 mila pazienti non diabetici, in gran parte uomini tra i 30 e i 50 anni.
Il diabete di tipo 2, che costituisce il 90% dei casi di diabete, è caratterizzato da glicemia alta in un contesto di insulinoresistenza, la bassa sensibilità delle cellule all'azione dell'insulina, un ormone che regola la quantità di glucosio del sangue (tenendo così a bada la glicemia). Un indice di massa corporea elevato, tipico delle persone obese o sovrappeso, è tra i fattori di rischio del diabete di tipo 2.
Nel corso dello studio, ci sono state tra i pazienti 1.067 nuove diagnosi di diabete. In queste persone erano stati riscontrati un più alto indice di massa corporea, più elevati livelli di glicemia a digiuno e di insulinoresistenza già 10 anni prima della diagnosi. Gli stessi campanelli d'allarme, in misura più contenuta, sono stati riscontrati in chi nell'arco della ricerca ha ricevuto una diagnosi di pre-diabete (4.781 persone), una condizione asintomatica intermedia tra la normalità e il diabete di tipo 2 che può durare alcuni anni e che è caratterizzata da alterata glicemia nel sangue a digiuno.
Batterlo sul tempo. La maggior parte delle persone con diabete diagnosticato passa attraverso una fase di pre-diabete e gli scienziati ritengono che i primi segni della malattia siano rintracciabili anche 20 anni prima della diagnosi stessa. Dato che la prevenzione nella fase di pre-diabete non sempre è caratterizzata da successo nel lungo periodo, la scoperta potrebbe servire a intervenire su fattori chiave dello stile di vita (come l'elevata sedentarietà o l'assunzione di alimenti con elevato indice glicemico) prima di approdare all'anticamera del diabete vero e proprio.