Milano, 30 ott. (AdnKronos Salute) - Il giardinaggio aumenta l'autostima, calma la rabbia e attenua la depressione. A ribadirlo è uno studio scientifico inglese, condotto dalle università di Westminster ed Essex e pubblicato sul 'Journal of Public Health'. In tutto 270 persone, in parte giardinieri e in parte no, hanno risposto alle domande dei ricercatori che chiedevano di descrivere le proprie sensazioni prima e dopo aver lavorato in un campo. Ebbene, basterebbero appena 30 minuti la settimana per ottenere benefici dal contatto diretto con piante e fiori.
Secondo gli autori del lavoro, ripreso sulla stampa britannica, i risultati sono così impressionanti che si dovrebbero mettere a disposizione subito nuovi appezzamenti, per migliorare la salute pubblica e sostenere l'economia inglese. "Le persone che hanno a che fare con la terra per un piccolo intervallo di tempo durante la settimana possono avere benefici analoghi nell'autostima e nell'umore a quelli di chi ha avuto una frequentazione più assidua", spiega Carly Wood, scienziato dello sport e dell'esercizio fisico all'università di Essex. Lo studio ha anche rilevato che meno della metà dei giardinieri era sovrappeso o obeso, contro il quasi 70% di chi non aveva mai preso la zappa in mano.
Offrire a più persone la possibilità di fare l'orto "potrebbe tradursi in un significativo risparmio per l'economia britannica, in particolare nel trattamento di malattie mentali, obesità, problemi cardiovascolari e solitudine - continua Wood - Le autorità locali dovrebbero realizzare zone con campi 'di comunità', in modo da garantire a tutti la possibilità di prenderne parte".
John Ashton, presidente della Faculty of Public Health (Fph) appoggia l'idea di incrementare questi spazi sociali per migliorare la salute pubblica. "Per troppo tempo, lo stigma e la vergogna erroneamente associati con la malattia mentale hanno contribuito a diffondere nozioni sbagliate sul trattamento separato di salute fisica e mentale - ricorda l'esperto - Il nostro corpo non può stare bene se manca il benessere psicologico".
"Viste le lunghe liste d'attesa per gli appezzamenti, occorre elaborare una strategia su come utilizzare meglio le terre abbandonate. Dato l'elevato costo per gli individui e per l'economia, ha senso sia dal punto di vista della salute pubblica sia da quello economico dare priorità al benessere mentale", conclude Ashton.