Il giovane John Dalton un giorno comprò un paio di calze per una riunione di quaccheri, convinto che il loro colore fosse marrone bluastro, ma solo una volta tornato a casa la madre gli fece notare che le calze erano rosso fuoco. Il giovane chimico inglese, nato oggi, cominciò a studiare il suo difetto ottico. Nel 1794 elaborò una prima relazione scientifica, nella quale tentò di spiegarne le cause ma non potendo effettuare esperimenti su se stesso, fece solo ipotesi che col tempo risultarono errate. Quando morì nel 1844, per sua stessa volontà, i suoi bulbi oculari furono asportati per essere studiati.
Grazie agli studi sui bulbi, conservati per oltre cento anni, adesso sappiamo che il daltonismo (o discromatopsia) si manifesta per la maggior parte come disturbo nella percezione del rosso e del verde ed è causato da un’anomalia genetica. Si manifesta in maggioranza negli uomini (l’8 per cento) e solo nello 0,5 per cento delle donne. Molto più rara è invece l’acromopatia, o impossibilità di vedere i colori.