Roma, 17 giu. (AdnKronos Salute) - Il bazar virtuale si arricchisce di una nuova possibilità: dal 1 luglio anche in Italia, come in tutta l'Unione europea, sarà possibile acquistare farmaci con un click, attraverso siti web di rivenditori già autorizzati alla vendita di medicinali. Ma come riconoscere la cyber-farmacia doc, ed evitare di incappare in prodotti fasulli, mal conservati e potenzialmente dannosi? "Il commercio di farmaci falsificati potenzialmente tossici o anche solo inefficaci è una delle minacce più rilevanti per la sicurezza sanitaria globale - sottolinea all'Adnkronos Salute Domenico Di Giorgio, responsabile dell'Ufficio Qualità dei prodotti e contraffazione dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) - E i numeri ci dicono che solo lo 0,6% delle farmacie online è legale".
Numeri frutto di un aggiornato monitoraggio dell'offerta web: su 331.430 siti monitorati, di cui 35.610 Internet Pharmacies attive, l'esperto sottolinea che solo "212 sono legali (0,6%), 1.819 sono 'borderline' (5,1%) e 33.579 sono illegali (94,3%). Dunque questo dà un'idea del rischio di incappare in prodotti fasulli. In Italia, inoltre, si potranno acquistare via web solo i medicinali senza obbligo di prescrizione.
"Le persone fisiche o giuridiche che vogliono avviare l'attività di vendita a distanza attraverso un proprio sito web - ricorda l'esperto - devono essere già in possesso di un'autorizzazione alla vendita di medicinali". Ma come riconoscere le farmacie online doc? "E' stato adottato un logo comune, una croce bianca su uno sfondo a righe verdi, per consentire ai consumatori che vogliono acquistare farmaci online in sicurezza di distinguere tra un sito legale e uno illegale".
Il logo, precisa Di Giorgio, deve essere chiaramente visibile su tutte le pagine dei siti autorizzati e deve rendere immediatamente comprensibile agli utenti in quale Stato membro il rivenditore ha stabilito la propria sede". Nel caso di una farmacia web italiana, nel logo ci sarà una bandiera tricolore. Ma come funziona il meccanismo anti-truffe? "Cliccando sul logo si accede al sito web dell'autorità competente dello Stato nel quale il rivenditore ha stabilito la propria sede e alla lista dettagliata di tutti i rivenditori online legali. Inoltre sul sito web devono essere riportati i recapiti e i riferimenti dell'autorità che ha rilasciato l'autorizzazione per la vendita di farmaci e alla quale è stato notificato l'avvio dell'attività di vendita online".
"Il logo è stato depositato: se una farmacia illegale lo falsifica e ne usa uno 'civetta', collegato a finte pagine di convalida, violerà norme che consentono un intervento tempestivo per bloccare la farmacia", assicura l'esperto Aifa. "Nei prossimi mesi il monitoraggio sarà attentissimo, anche operatori e associazioni di pazienti possono segnalare sospetti e abusi.
Attualmente - prosegue - il canale illegale è preponderante. Non ci aspettiamo un mercato enorme per i 'senza ricetta' venduti online, ma un assestamento nei prossimi mesi. Proprio per favorire un accesso sicuro all'acquisto dei farmaci online lanceremo una campagna, naturalmente via web, in contemporanea in Italia, Spagna, Portogallo e Gran Bretagna: l'informazione è la chiave per la sicurezza".
Ma quali sono, al momento, i medicinali più comprati online in Italia, illegalmente? "Si tratta di prodotti che si fatica ad ottenere dal medico, dunque farmaci per la disfunzione erettile, steroidi, medicinali dimagranti". Prodotti che costituiscono un serio rischio per la salute, perché privi di principio attivo, con sostanze non dichiarate, alterati o mal conservati.