Sfruttare l'olfatto avanzatissimo di alcuni animali per captare le prime avvisaglie di tumore. L'idea non è nuova, ma la lista dei super "sniffatori" di cellule cancerogene si è appena arricchita di un membro d'eccezione: il Caenorhabditis elegans, un verme nematode capace di annusare i segni precoci del cancro nell'urina, con un margine di errore superiore a quello di un comune esame del sangue.
Sushi galeotto. La scoperta arriva dal Giappone, e non a caso. La prova delle capacità olfattive dei vermi nematodi, organismi dal corpo cilindrico e di ridotte dimensioni, si è presentata a Takaaki Hirotsu e Hideto Sonada, biologi dell'Università di Kyushu a Fukuoka, con le sembianze di un uomo di 63 anni, vittima di un verme parassita che infesta il pesce crudo, l'Anisakis.
Parassiti salvavita. I vermi di circa 1 cm si erano attaccati a una piccola lesione dello stomaco dell'uomo, poi risultata l'esordio di un tumore gastrico. Che i vermi nematodi abbiano una predilezione olfattiva per il cancro? Quello del 63enne non è il primo caso descritto in letteratura. Dagli anni '70 ad oggi, 29 persone con parassitosi hanno scoperto di avere vermi attaccati a lesioni cancerogene, nel 62% dei casi di natura ancora precoce.
La prova del nove. I ricercatori hanno collocato alcune gocce del terreno di coltura in cui erano cresciute le cellule cancerogene su una piastra di Petri, e in altri recipienti un normale liquido di coltura di laboratorio. Quindi hanno sistemato nei piatti alcuni esemplari di Caenorhabditis elegans, un verme non parassita lungo circa 1 mm, spesso usato negli esperimenti di biologia. I vermi si sono diretti a colpo sicuro verso il primo liquido.
Non solo. Gli organismi si sono mostrati disinteressati a colture cellulari non intaccate da cancro (per esempio, quelle di cellule della pelle). E i Caenorhabditis privati del senso dell'olfatto hanno iniziato a vagare disorientati: la prova che è nell'odorato il segreto del loro "superpotere".
A colpo sicuro. A questo punto i ricercatori hanno messo i Caenorhabditis davanti a 242 campioni di urina, 24 di pazienti affetti da 9 diversi tipi di cancro, e il resto di pazienti sani. I vermi si sono mossi verso i campioni con cellule cancerogene nel 96% dei casi, un'accuratezza - dicono i ricercatori - migliore di ogni esame del sangue. Gli organismi hanno identificato con successo cancro allo stomaco, colorettale, al colon, al seno, alla prostata, all'esofago, al pancreas, ai dotti biliari e al polmone.
Un test sull'urina dei pazienti, da eseguire in laboratorio in 24 ore, potrebbe essere pronto per il 2019.
Ma prima occorrerà verificare le abilità dei vermi su campioni più ampi.








