La fossetta sul mento in pratica non ha alcuna funzione, ma è il risultato della “combinazione” tra la forma della mandibola, ossia la struttura ossea sottostante, e le parti molli che la ricoprono.
La mandibola è un osso arcuato che in fase fetale è composto da due metà speculari: dopo la nascita i due rami si saldano a formare la solida base su cui cresceranno i denti inferiori.
Testimonianza della divisione originaria restano la sinfisi mentale (rilievo dovuto alla saldatura che percorre il mento in senso verticale) e la punta estrema del mento che risulta, anche al tatto, composta da due parti. Dove lo spessore dei muscoli crea una depressione a livello della sinfisi e dove, nella punta inferiore dell’osso, le due parti arrotondate sono molto pronunciate, si formerà la fossetta.