Mondi fantastici creati con la realtà virtuale possono dare sollievo ai pazienti che soffrono di dolori non alleviabili.
Un'immagine di Snoworld, il viaggio virtuale che gli ustionati dell'Harborview Medical Center compiono mentre vengono loro cambiate le fasciature (foto piccola), operazione alquanto dolorosa. |
Ghiaccio virtuale.Gli ustionati, per esempio, soffrono moltissimo quando sono loro cambiate le fasciature, ma se grazie a uno speciale elmetto si trovano “immersi” in uno dei mondi di Hoffman, come SnowWorld, dove si vive un'avventura tra i ghiacci cercando di sfuggire agli attacchi di pinguini e orsi polari, sentono meno il male. Questo perché provare dolore richiede una “concentrazione” che nell'uomo è limitata e che scema se è ripartita tra più centri di attenzione (il cambio delle bende e il mondo virtuale), facendo percepire di meno la sofferenza fisica.
Fobie e sensi di colpa. Ma la realtà virtuale ha trovato anche altre applicazioni, che spaziano dalla guarigione dall'aracnofobia (il terrore dei ragni) al superamento del trauma subito da chi è si è salvato dall'attacco alle Torri Gemelle. Hoffman infatti ha realizzato un programma per aiutare gli scampati dell'11 settembre a vincere il senso di colpa per essere sopravvissuti. In pratica, i pazienti rivivono virtualmente la giornata, accostandosi agli eventi un passo alla volta, cosa che permette loro di affrontare e elaborare i ricordi in modo controllato, fino a recuperare la serenità e a accettare di essere vivi senza per questo sentirsi in colpa.
(Notizia aggiornata al 26 febbraio 2004)