La tecnica di editing genetico Crispr/Cas9, accolta come una rivoluzione per la genetica e la medicina, potrebbe essere più rischiosa di quanto si sia ritenuto fino ad ora. Questa tecnologia, che permette di ritoccare il DNA lì dove si ritiene necessario, può forse causare centinaia di mutazioni a catena, e fuori controllo, nel genoma.
A lanciare l’allarme, sulle pagine di Nature Methods, è un team di ricerca coordinato da Stephen Tsang, del Columbia University Medical Centre. Tsang e colleghi hanno analizzato l’intero genoma di due topi sottoposti all’editing genetico Crispr. La tecnica era stata applicata con successo, curando la cecità dei due animali. Tuttavia i ricercatori hanno anche individuato più di 1.500 mutazioni non calcolate in porzioni del DNA distanti dalle aree dove era avvenuto l’intervento.
La zona oscura. La tecnica di “taglia e incolla” del genoma è in grado di sostituire un gene difettoso con uno sano e sono da poco incominciate le prime sperimentazioni sull'essere umano. Le potenzialità sono enormi e i campi d’applicazione innumerevoli.
Negli ultimi anni Crispr/Cas9 è stata utilizzata per correggere mutazioni che causano la cecità, per trattare malattie genetiche negli animali e anche per modificare embrioni umani. Le mutazioni inattese non erano state rilevate perché Crispr era applicata su cellule o su campioni di tessuto biologico, e non su un intero organismo. «È fondamentale che la comunità scientifica consideri i potenziali rischi di mutazioni inattese causate dalla Crispr», avverte Stephen Tsang.