L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha classificato come "variante di interesse" una sottovariante di Omicron, la JN.1, la cui diffusione starebbe rapidamente aumentando in molti Paesi dell'emisfero settentrionale, nel pieno della stagione invernale. La nuova evoluzione del coronavirus della covid SARS-CoV-2 non desta particolari preoccupazioni per i sintomi che causa (non porta a una malattia più grave), ma sembra capace di aggirare piuttosto bene le difese immunitarie.
La nuova arrivata, vista da vicino. JN.1 discende dalla sottovariante di Omicron BA.2.86 (anche conosciuta come "Pirola"), ma rispetto ad essa presenta una mutazione aggiuntiva sulla proteina spike, che il coronavirus della covid usa per accedere alle cellule dell'ospite. Le sue caratteristiche sembrerebbero aumentare il rischio di escape immunologico, cioè la capacità del virus di aggirare le difese immunitarie prodotte dai vaccini e dalle precedenti infezioni. Per questo è monitorata, anche se non pare più aggressiva delle precedenti forme di Omicron.
Vaccinarsi è importante. Per la diffusione della nuova variante l'OMS si aspetta un aumento dei casi di covid nei Paesi che attraversano la stagione invernale, in un panorama già costellato di altre malattie respiratorie di origine virale o batterica (influenza, virus respiratorio sinciziale, polmoniti pediatriche). La protezione offerta dai vaccini anti-covid continua a garantire la possibilità di evitare forme gravi di malattia, ricoveri e morte.
Più a rischio di reinfezioni. Secondo uno studio italiano in pubblicazione su Pathogen and Global Health e citato dall'agenzia Adnkronos, inoltre, con la variante JN.1 sembrerebbe essere aumentato il rischio di reinfezioni - possibili anche in chi, per esempio, era rimasto contagiato dalla variante Pirola in autunno. La nuova sottovariante può causare l'intero spettro della malattia, dalle forme asintomatiche a quelle più gravi, pertanto le raccomandazioni degli esperti, in attesa che se ne sappia di più, rimangono sempre le stesse: proteggersi con i vaccini, indossare mascherine nei luoghi chiusi, schermare gli starnuti con un fazzoletto o nell'incavo del gomito, stare a casa se malati, fare il test per la covid se si hanno sintomi simil-influenzali.