Il vaccino Pfizer/BioNTech è altamente efficace nei ragazzi tra i 12 e i 15 anni, e offre una protezione persino più elevata rispetto a quella osservata nei giovani adulti. Lo ha riferito la stessa Pfizer mercoledì 31 marzo, anticipando i risultati di uno studio di Fase 3 condotto su 2.260 adolescenti. Nel gruppo dei vaccinati non c'è stata alcuna infezione sintomatica: il vaccino di Pfizer ha dunque offerto una protezione del 100% e sollecitato un'elevata produzione di anticorpi. Nessuno dei ragazzi ha accusato gravi reazioni avverse e il vaccino è stato in generale ben tollerato.
Due scoperte al posto di una. Questa parte dello studio, di cui si attende una pubblicazione scientifica, doveva verificare se la quantità di anticorpi prodotta in questa fascia di età fosse la stessa di quella osservata su ragazzi più grandi (il vaccino di Pfizer è autorizzato a partire dai 16 anni).
Secondo Pfizer, la risposta immunitaria è andata oltre le aspettative: gli adolescenti, che hanno regolarmente ricevuto le due dosi del vaccino, hanno prodotto in media livelli molto più elevati di anticorpi rispetto ai partecipanti di età superiore (16-25 anni) di precedenti trial. Anche i timori di reazioni più intense (dovute al sistema immunitario più reattivo di bambini e teenager) sono stati fugati. Gli effetti collaterali sono stati gli stessi di quelli osservati nei giovani adulti - ma per questo aspetto l'azienda non ha per ora fornito informazioni più precise.
Ma mentre gli scienziati erano concentrati sugli anticorpi, il vaccino ha anche evitato le infezioni sintomatiche. Nel gruppo che ha ricevuto soltanto il placebo ci sono stati infatti 18 casi di covid, mentre tra i vaccinati non si è verificato alcun caso con sintomi visibili.
Sono numeri ancora troppo piccoli per azzardare statistiche definitive, ma si tratta di dati molto incoraggianti: rispetto ai bambini, gli adolescenti si contagiano più facilmente, e la trasmissione in questo gruppo che ha frequenti contatti sociali potrebbe continuare anche quando la maggior parte degli adulti sarà stata vaccinata. Immunizzare anche i più giovani è fondamentale per ampliare la protezione comunitaria al virus.
Organizzarsi per tempo. Anche se la riapertura delle scuole non dovrà aspettare i vaccini, ma potrà essere compiuta in sicurezza in contesti con una bassa diffusione comunitaria dell'infezione, vaccinare gli adolescenti fornirà una barriera in più alla circolazione del virus nelle aule. Secondo Pfizer le vaccinazioni di questo gruppo potrebbero cominciare già dal prossimo autunno, quando dovrebbero arrivare i risultati dei trial in corso sui bambini di età inferiore.
Occorrerà pertanto programmare il calendario vaccinale in modo che il vaccino anti-covid non cada in concomitanza con altre vaccinazioni di routine a cui solitamente si è sottoposti a questa età. I CDC statunitensi consigliano infatti di evitare altre vaccinazioni nelle due settimane precedenti e successive le due dosi di vaccini contro il coronavirus.