Il Regno Unito è il primo Paese ad approvare un vaccino anticovid bivalente modificato per combattere la variante BA.1 di Omicron: l'annuncio è arrivato a Ferragosto, dopo la decisione dell'organo di consulenza scientifica del governo e la conseguente approvazione da parte della Medicines and Healthcare products Regulatory Agency (MHRA, il corrispettivo britannico della nostra AIFA). L'uso di Spikevax bivalent Original/Omicron, questo il nome del vaccino aggiornato, è stato approvato per ora solo per i maggiorenni, ed è stato definito da June Raine, amministratrice delegata della MHRA, «un attrezzo affilato nella nostra armeria».
Un aiuto in più. Ogni dose del nuovo vaccino mira per metà (25 microgrammi) a combattere il ceppo originale di SARS-CoV-2, mentre per l'altra metà ad annientare la variante BA.1 di Omicron. Secondo quanto è emerso dai test clinici condotti a giugno, nel sangue dei 437 volontari che hanno ricevuto una dose booster di Spikevax bivalente era presente una quantità di anticorpi neutralizzanti specifici contro Omicron otto volte superiore rispetto a chi non aveva ricevuto la dose di rinforzo. Gli effetti collaterali, sottolinea la MHRA, sono gli stessi della dose di rinforzo originale di Moderna, e dunque generalmente lievi. Ora sta al Joint Committee for Vaccinations and Immunisations (JCVI) decidere se consigliarne l'uso per la campagna vaccinale autunnale, che si pensa inizierà a settembre.
Meglio di niente. C'è anche chi sconsiglia di farsi prendere dall'entusiasmo per un vaccino che non cambierà molto la situazione: «Non abbiamo le stesse certezze di inizio 2020, quando sapevamo in che direzione andare con i vaccini», afferma Danny Altman, professore di immunologia all'Imperial College London. La subvariante BA.5, sottolinea, evade molto efficacemente l'immunità data dal vaccino, e persino chi ha contratto la variante originale di Omicron (utilizzata nel nuovo booster bivalente di Moderna) può ricontagiarsi con una nuova subvariante. «Trovo che questo approccio ci aiuterà solo marginalmente a combattere la subvariante BA.5: dobbiamo pensare più in grande, al di là di nuovi candidati vaccini». Tuttavia, conclude con un monito: «Nel frattempo, vaccinatevi con la dose di rinforzo».