Non solo mascherine e abbigliamento sanitario: ora anche i vaccini sono nel mirino dei contraffattori, che cercano di rivenderne dosi tarocche facendole passare come ufficiali. Ma esiste davvero un "mercato nero" dei vaccini? Nei Paesi sviluppati è più complicato, dal momento che, come spiega la GAVI (Global Alliance for Vaccine Immunization, Alleanza Globale per l'Immunizzazione Vaccinale), «solo i governi e le agenzie multilaterali hanno accesso al numero limitato di fornitori controllati, e ciò significa che è molto difficile che possano intrufolarsi dei malintenzionati». Ma nel Terzo Mondo mancano alcuni sistemi di controllo che aiutino a monitorare e tracciare le dosi, ed il rischio dello sviluppo di un mercato illegale di vaccini anticovid è dietro l'angolo, e dev'essere scongiurato al più presto.
Mercato nero. Quello dei vaccini contraffatti è un problema da affrontare prima che diventi più grave, e mini la fiducia (già precaria) dei cittadini. Su segnalazione dell'Interpol, in Cina e in Sudafrica sono state arrestate più di 80 persone e confiscate oltre 5.000 dosi di vaccini contraffatti. Anche l'Italia ha fatto la sua parte: la polizia nazionale ha scoperto dieci canali Telegram connessi ad account anonimi attivi nel dark web che rivendevano, oltre a dosi contraffatte di vaccini, anche falsi certificati di viaggio, chiedendo il pagamento in criptomoneta. I prezzi dei vaccini variavano dai 100 ai 150 euro, e i canali avevano circa 250.000 utenti registrati e un centinaio di richieste di acquisto, alcune anche extra UE.
Rassicurazioni dall'OMS. «Finché i vaccini verranno distribuiti attraverso una rete regolarizzata e legale, il rischio di intrusione di dosi contraffatte è davvero basso, e i cittadini possono stare tranquilli» afferma la OMS. Fin dall'inizio della pandemia il GSC (Global Steering Committee for Quality Assurance of Health Products, Comitato Globale per il Controllo di Qualità dei Prodotti Sanitari) si è preoccupato di proteggere la catena di distribuzione dei prodotti sanitari, istituendo un consiglio consultivo che monitorasse e tracciasse i vaccini durante il loro percorso dal produttore al consumatore.
Controllo qualità. Altri standard globali, come il codice a barre GS1, costituiscono la base per condurre controlli di qualità e impedire contraffazioni, ma non sono ancora diffusi nei Paesi del Terzo Mondo, dove il rischio di rivendite illegali nel mercato nero è maggiore, ed è necessario un controllo ancora più serrato. Secondo la Banca Mondiale, una soluzione potrebbe essere la creazione di un database contenente informazioni sui vaccini originali, che permetta ai Paesi di verificare l'autenticità di un vaccino prima di inocularlo.