Una scia di morte di cui si fatica a vedere la fine: martedì 6 aprile il Brasile ha riportato 4.195 decessi per CoViD-19 in un singolo giorno, finora il bilancio più cupo mai toccato nel Paese in 24 ore, arrivato al culmine di settimane segnate da record di perdite umane che si susseguono senza sosta da fine febbraio. Una "Fukushima biologica", come l'ha definita all'agenzia Reuters Miguel Nicolelis, medico brasiliano e Professore della Duke University: «È un reattore nucleare che ha innescato una reazione a catena ed è ora fuori controllo».
all'origine di un disastro. Il numero esorbitante di decessi si accompagna a un'altrettanto impressionante quantità di contagi (86.979 in 24 ore, il 6 aprile) ed è il risultato dell'impatto della variante brasiliana, capace di infettare anche un alto numero di persone già guarite da covid, nonché delle inefficaci e inconsistenti misure di mitigazione adottate dal governo locale - il cui leader, Jair Bolsonaro, è apertamente schierato contro il lockdown e l'obbligo di indossare le mascherine. Intanto, la campagna vaccinale nel Paese procede a rilento a causa dell'esiguo numero di dosi disponibili.
Tristi primati. E mentre il sistema sanitario è ben oltre il punto di rottura, con il 90% dei posti nelle terapie intensive occupati da pazienti covid, gli esperti prevedono altri mesi difficili: nonostante il Brasile abbia una popolazione pari ai due terzi di quella statunitense, potrebbe quest'anno arrivare a un numero più elevato di morti per covid rispetto agli USA, il Paese che ha oltrepassato le 555.000 vittime di coronavirus (ma che sta procedendo spedito con la campagna vaccinale). Oggi una persona su quattro tra i morti giornalieri di CoViD-19 proviene dal Brasile, che ha finora perso, a causa della pandemia, 337.000 cittadini.