Modificare alcuni comportamenti potrebbe aiutare il nostro sistema immunitario a rispondere meglio al vaccino anti-covid: è quanto sostengono diversi studi, condotti però - è importante sottolinearlo - su altri tipi di vaccini, di cui parla in dettaglio un articolo pubblicato su NewScientist.
Se è vero che fattori come l'età o il sesso non dipendono da noi e non possono essere controllati, ci sono invece cinque aspetti della nostra vita quotidiana a cui possiamo prestare attenzione prima di ricevere il vaccino anti-covid.
1. il vaccino non ci vuole stressati. Il motivo per cui lo stress, a detta degli esperti, inciderebbe sulla buona riuscita della vaccinazione, risiede nella presenza di due ormoni, l'adrenalina e il cortisolo, che provocano un aumento del battito cardiaco e ostacolano le funzioni digestive e immunitarie. Il nostro corpo è interamente impegnato a combattere lo stress, e non spreca risorse a digerire o sbarazzarsi di un virus: chi soffre di stress cronico viene esposto perennemente a questi due ormoni, e le cellule immunitarie non rispondono più correttamente.
2. il vaccino ci vuole riposati. Durante il cosiddetto "sonno profondo" il nostro cervello riordina le memorie a lungo termine e ripulisce la mente dalle tossine accumulate durante il giorno, aiutando anche il sistema immunitario: per questo è così importante dormire bene prima di assumere una dose di vaccino, in particolare per i due giorni precedenti. «Le ore di sonno delle due notti precedenti la vaccinazione sono il migliore indicatore della risposta immunitaria che si avrà nei mesi successivi», spiega Aric Prather della University of California, San Francisco.
3. la solitudine è nemica del vaccino. Da tempo gli studiosi associano la solitudine con una minore risposta immunitaria alla vaccinazione: al contrario, avere una vita sociale o vivere con qualcuno sarebbe connesso a una migliore risposta ai vaccini. In questo momento storico la socialità è la prima cosa sacrificata e sacrificabile, ma gli esperti consigliano di evitare - per quanto possibile - di isolarsi, sfruttando anche gli incontri virtuali con amici e familiari. «Sentirsi supportati dagli altri non solo riduce i livelli di stress, ma migliora anche il sonno, entrambi fattori importanti per la buona riuscita della vaccinazione», spiega Sarah Pressman della University of California, Irvine. Per quanto possa sembrare allettante passare una serata accompagnati da una buona bottiglia di vino, specie in tempi di coprifuoco serale, è meglio evitare: secondo l'OMS, «gli studi sul tema indicano che il consumo di alte dosi di alcol ha un chiaro impatto negativo sulla risposta immunitaria».
4 - prima del vaccino no alcol. Ciò che non è ancora chiaro agli studiosi è se anche un consumo moderato possa avere effetti negativi: alcuni studi sembrano dimostrare il contrario, ma c'è chi ne sconsiglia comunque l'assunzione, come Alexander Gintsburg, sviluppatore del vaccino Sputnik V, che consiglia di non bere per tre giorni dopo la vaccinazione, o Anna Popova, capo del Russian Federal Service for Surveillance on Consumer Rights Protection and Human Wellbeing, che estende la raccomandazione a due settimane prima e tre settimane dopo l'inoculazione.
5 - fare sport prima e dopo il vaccino. Fare esercizio fisico aiuta la risposta immunitaria: uno stile di vita attivo avrebbe benefici ancora maggiori per le persone più anziane, il cui sistema immunitario è più debole rispetto ai giovani. Diversi studi hanno dimostrato che fare attività fisica prima dell'inoculazione e avere uno stile di vita attivo migliorerebbe la risposta immunitaria. Muoversi dopo essersi vaccinati aiuterebbe anche a contrastare la sensazione di spossatezza, effetto collaterale comune dei vaccini anti-covid.