Nei prossimi sei mesi potremmo assistere a un preoccupante incremento della mortalità infantile indirettamente legato alla COVID-19: 1,2 milioni di bambini - 6.000 al giorno - potrebbero morire nel mondo per malattie solitamente prevenibili a causa dell'affaticamento dei sistemi sanitari dovuto alla pandemia. La denuncia è contenuta in un rapporto dell'Unicef basato su un'analisi dei ricercatori della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health pubblicata su The Lancet Global Health.
Poco cibo e ospedali fuori uso. Secondo il più pessimistico degli scenari elaborati dagli scienziati – che prevede una riduzione degli interventi sanitari del 45% nei prossimi sei mesi – 1,2 milioni di bambini in più sotto i cinque anni potrebbero perdere la vita a causa dell'aumento della malnutrizione acuta (wasting) dovuto all'assenza di lavoro e di cibo, nonché della riduzione delle pratiche mediche di prevenzione: già nelle scorse settimane si era levato l'allarme sullo stop alle campagne di vaccinazioni di massa imposto dal distanziamento sociale. Queste morti legate alle conseguenze della pandemia si aggiungerebbero ai 2,5 milioni di decessi di bambini sotto i cinque anni che avvengono già oggi ogni sei mesi nei Paesi a basso e medio reddito inclusi nello studio. Complice la COVID-19, i numeri della mortalità infantile potrebbero tornare a salire dopo quasi un decennio di progressi.
Dimenticati. Lockdown, coprifuoco e interruzioni dei trasporti rendono difficile raggiungere le strutture sanitarie, e allo stesso tempo le famiglie hanno paura di andare in ospedale per il timore di contagi. Inoltre, quasi 370 milioni di bambini di 143 Paesi che di norma contano sulla scuola per ricevere almeno un pasto completo al giorno sono ora costretti ad arrangiarsi, con le classi chiuse. Già a metà aprile, era stato calcolato che oltre 117 milioni di bambini in 37 Paesi rischiavano di saltare la vaccinazione contro il morbillo, mentre le esigenze di distanziamento sociale hanno sospeso un po' ovunque le campagne di immunizzazione contro la polio.
La salute delle madri. Lo stesso scenario più cupo contempla un incremento mensile del 38,6% della mortalità materna: nei prossimi sei mesi potrebbero perire 56.700 donne in più per la riduzione degli interventi medici alla nascita, della somministrazione di antibiotici e della possibilità di partorire in un ambiente pulito e sicuro. I Paesi dove bambini e madri rischiano di più anche a causa dell'emergenza COVID-19 sono, secondo le stime del Lancet, Bangladesh, Brasile, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, India, Indonesia, Nigeria, Pakistan, Tanzania e Uganda.