È uno stato di malessere fisico che accompagna il periodo precedente l’arrivo delle mestruazioni femminili e colpisce dal 3 all’8 per cento delle donne. Si tratta di una reazione particolarmente intensa agli ormoni che sono in circolazione nel sangue in questa fase del ciclo. Subito dopo l’ovulazione vengono prodotti estrogeni, mentre prima della mestruazione aumenta il progesterone. Proprio questa variazione sarebbe causa della sindrome premestruale. Stati di depressione, di ansia o di irritabilità, una diffusa tensione dolorosa del seno e dell’addome, la ritenzione di liquidi, problemi dermatologici ed emicrania sono i sintomi più tipici. C’è comunque un’ampia variabilità individuale. Se la sindrome è debilitante, può essere trattata farmacologicamente con antidepressivi. Altre sostanze impiegate sono il carbonato di calcio (capace di ridurre i disturbi di quasi il 50%), la vitamina B6 e i trattamenti ormonali che sopprimono l’ormone di rilascio della gonadotropina e che vengono somministrati solo in casi gravi poiché rischiano di anticipare la menopausa.