I virus sono i più piccoli tra i soggetti della biologia, anche se gli studiosi non sono certi che possano essere inclusi tra i veri viventi. Per la loro struttura estremamente semplice e le dimensioni minuscole sono stati scoperti solo alla fine del diciannovesimo secolo. Le loro dimensioni vanno dai 28 ai 200 nanometri (miliardesimi di metro), di conseguenza sono visibili solo al microscopio elettronico.
Essere o non essere (vivente). L'aspetto essenziale della loro biologia è che mancano di alcune proprietà di altri regni della vita; non hanno una vita autonoma, né sono capaci di trasformare il cibo attraverso il metabolismo o riprodursi da soli. Hanno cioè bisogno di altre cellule, dai batteri agli archea e agli eucarioti, nelle quali entrano con metodi diversi: sono per questo definiti parassiti obbligati.
Semplici parassiti. A differenza degli esseri viventi, i virus non sono fatti di cellule vere e proprie e quindi non hanno il citoplasma e gli organelli cellulari tipici degli eucarioti (piante, animali e funghi). In particolare mancano loro i ribosomi, le piccole componenti cellulari che producono le proteine.
La loro struttura di base è molto semplice: sono costituiti da un involucro di proteine (il capside) che racchiude il materiale genetico, cioè acidi nucleici come DNA oppure RNA. Alcuni hanno anche un mantello (o pericapside) che li avvolge, e sono chiamati virus rivestiti. Questi virus contengono nel rivestimento proteine o altre sostanze che li aiutano ad aggrapparsi alle cellule che poi infettano. Altri virus (i batteriofagi, parassiti dei batteri) hanno una struttura molto più complessa, con una testa (che contiene il materiale genetico) e una coda, che si aggancia agli ospiti e inietta il materiale genetico.
Come si diffondono. Per riprodursi e quindi diffondersi, i virus utilizzano vari metodi per penetrare le cellule e usano il corpo di queste ultime (in particolare il materiale genetico e i ribosomi) per ricostruire proteine e materiale genetico. Nella cellula colpita i pezzetti di virus si ricombinano ed escono, alla fine a volte uccidendola e continuando ad aggredire altre cellule del corpo. In questo modo l'infezione si allarga fino a far ammalare l'intero organismo.