Anche sotto le unghie più pulite si annida una grande quantità di batteri: una ricerca del 1998 condotta sugli studenti di dermatologia della Pennsylvania University evidenziò come le unghie dei volontari ne ospitassero centinaia, gli stessi che in quantità molto maggiori erano presenti sui polpastrelli e sui palmi delle mani.
Lo spazio subungueale, cioè quello compreso tra la pelle e la faccia interna dell’unghia, è infatti l’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri: il guscio di cheratina li protegge dall’ambiente esterno, lavaggi compresi, mentre il calore del corpo garantisce la giusta temperatura e un adeguato tasso di umidità.
Artificiali. La quantità di batteri è ancora maggiore nelle persone che utilizzano unghie artificiali, che essendo solitamente più lunghe del normale ne ospitano molti di più.
Dal punto di vista pratico questo significa che lavarsi le mani, pratica consigliata anche dall’Oms come la più elementare forma di prevenzione contro diverse malattie, non è sufficiente per eliminare completamente i microrganismi nascosti sotto le unghie: per ridurne la quantità occorre tenere anche le unghie corte e molto, molto pulite.
Questa domanda è tratta da un numero speciale di Focus D&R dedicato a "cosa c'è dietro, sopra, sotto, etc.".