Salute

Coronavirus, come ridurre i rischi di contagio

Le indicazioni dell'Organizzazione mondiale per la sanità, della Regione Lombardia e del Ministero della sanità, in sintesi, per ridurre i rischi di contrarre il coronavirus.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un decalogo per ridurre le probabilità di contrarre il coronavirus, oppure di contagiare gli altri qualora si fosse portatori dell'agente infettivo. Anche la Regione Lombardia e il Ministero della Salute hanno dato delle indicazioni. Eccole riassunte in questi sette punti:

1. Lavarsi le mani frequentemente e con il sapone oppure utilizzare detergenti a base di alcol. Questo è sufficiente a uccidere il virus.

2. Se si tossisce o si starnutisce bisogna coprire la bocca e il naso con il braccio flesso. Se si utilizzano fazzoletti, vanno gettati via subito in un cestino, possibilmente chiuso da un coperchio. Subito dopo bisogna lavarsi le mani.

3. Mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone, soprattutto se tossiscono o starnutiscono.

4. Bocca, naso e occhi sono le porte di ingresso del virus nel nostro organismo. La raccomandazione è evitare di toccare queste parti del viso con le mani.

5. In caso di sintomi non bisogna andare al pronto soccorso, ma chiamare i seguenti numeri:


in Lombardia:
- 800 894545 è il numero riservato a chi risiede nei comuni interessati dall'ordinanza del 21 febbraio*. Va contattato se si hanno sintomi influenzali;

- il 112 per emergenze
- 1500 per ricevere assistenza e informazioni

*Codogno, Castiglione d'Adda, Casalpusterlengo, Maleo, Fombio, Bertonico, Castelgerundo, Terranova dei Passerini, Somaglia San Fiorano

in Veneto:
- 118 in caso difficoltà respiratoria, per chiedere l'invio immediato di un'ambulanza; 

- 800 462340 per assistenza e informazioni sui comportamenti da tenere se si teme di essere stati in contatto con persone contagiate

Il numero 1500 del Ministero della Salute è attivo anche per il resto di Italia, per chi accusa sintomi influenzali ed è tornato dalla Cina da meno di 14 giorni, oppure è stato a contatto con persone tornate dalla Cina da meno di 14 giorni.

 

6. Se si sceglie di indossare una mascherina assicurarsi che copra naso e bocca. Gettare via le mascherine monouso dopo l'utilizzo.

7. Pulire le superfici con disinfettanti a base di candeggina/cloro, solventi, alcol al 75%, acido paracetico o cloroformio.

 

8. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici se non sono prescritti da un medico

 

Da sapere

Incubazione
Il periodo che intercorre tra il momento in cui si è entrati in contatto con il virus e la manifesatzione dei primi sintomi non è stato ancora chiarito con certezza. Al momento si presume che passino da 2 a 14 giorni prima della manifestazione dei sintomi di COVID-19.

 

SINTOMI
I sintomi di COVID-2019 sono simili a quelli dell'infuenza: febbre, naso che cola, mal di gola e soprattutto tosse e difficoltà a respirare. Il sistema immunitario è in grado di contrastare il virus che causa la COVID-2019 (il nuovo coronavirus ormai ribattezzato SARS-CoV-2). 

Quando  i sintomi peggiorano, la malattia può evolvere in polmonite le cui complicazioni possono essere letali (e di fatto la polmonite è la responsabile ultima di molti dei decessi legati a COVID-2019).

 

Ci sono pazienti asintomatici?
Pare che alcuni malati di COVID-2019 siano asintomatici: sono contagiati dal virus e contagiosi, pur non presentando i sintomi della malattia, o presentandoli in maniera molto lieve. È un problema, perché possono condurre una vita normale, senza rimanere a casa per colpa della malattia, contribuendo al contagio.

 

Chi è più a rischio?
L'analisi dei dati sui casi di COVID-2019 in Cina ci dice che - come per l'influenza - le persone più a rischio sono quelle anziane e con altre malattie pregresse (problemi cardiaci, innunodepressione, etc). Nell'81% dei casi i sintomi della malattia sono moderati. 

24 febbraio 2020 Margherita Fronte
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