Secondo l'aggiornamento delle ore 12 del 25 febbraio diffuso dal Ministero della salute sono 283 le persone contagiate dal nuovo coronavirus in Italia. Di queste 7 persone sono decedute e 1 persona è guarita. In particolare il numero dei contagiati nelle singole Regioni è il seguente:
- Lombardia: 212
- Veneto: 38
- Emilia Romagna: 23
- Piemonte:3
- Lazio: 3 (i 2 turisti cinesi e il ricercatore dimesso)
- Toscana: 2
- Sicilia: 1
- Trentino-Alto Adige: 1
Cosa sappiamo finora sulla diffusione del coronavirus? A quali indicazioni, tra quelle che circolano in queste ore, è necessario prestare attenzione e quali invece bisogna ignorare perché prive di ogni fondamento?
Ha senso paragonarlo all'influenza "normale"?
Tanto per cominciare, si sente spesso fare il confronto tra il coronavirus e la "normale" influenza che colpisce ogni anno. Ma è un paragone che ha senso? No, non ha senso: intanto quello dell'influenza è un patogeno noto (molti l'hanno già" incontrato" e hanno sviluppato un'immunità almeno parziale); inoltre, dall'influenza è possibile (e consigliabile) vaccinarsi, proteggendo anche le fasce più a rischio, come anziani, donne in gravidanza o pazienti con patologie pregresse. Invece il nuovo coronavirus è ancora poco conosciuto dalla scienza, non possediamo un'immunità e nemmeno un vaccino.
È vero che hanno chiuso le scuole in tutta italia?
Non è vero. Al contrario di quanto fa credere un messaggio che sta circolando in queste ore nelle chat di mezza Italia, il provvedimento di chiusura delle scuole riguarda (alle ore 13:30 del 25 febbraio) soltanto i "comuni o le aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un'area gia' interessata dal contagio del menzionato virus". Qui la smentita del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca:
Che vuol dire "fare il tampone"?
Una delle parole più usate in queste ora è "tampone". Cosa significa eseguire un tampone? Si tratta di una specie di cotton fioc del tutto simile a quelli utilizzati per cercare eventuali infezioni batteriche alla gola, che viene impiegato allo stesso modo (qui i dettagli su come avvengono i test per verificare la presenza di coronavirus).
Perché non tornano i conti sulla mortalità?
Per quanto riguarda i dati sulla mortalità, si assiste spesso a un balletto di cifre. Ma a cosa sono dovute queste incongruenze? Il tasso di mortalità calcolato durante un'epidemia non è mai preciso, soprattutto quando l'epidemia è in corso.
Inoltre ci sono anche diverse formule alternative a quella comunemente utilizzata.
Siamo in situazione di pandemia o no?
Molti parlano della diffusione del coronavirus in termini di "pandemia". «Per il momento», dichiara l'Organizzazione mondiale della sanità, «non stiamo assistendo a una diffusione incontrollata di questo coronavirus, né stiamo osservando una diffusione su larga scala di una malattia grave o di morti. Questo virus ha potenziale pandemico? Assolutamente sì. Siamo già alla pandemia? Dalle nostre valutazioni, non ancora».
Coronavirus, Covid-19 oppure Sars-Cov-2: qual è il nome?
Come sinonimo della parola "coronavirus", si usa spesso Covid-19 che sta per che sta per Corona Virus Disease 2019: è il nome assegnato dall'OMS e si riferisce alla malattia non al virus. Quest'ultimo è stato invece definito SARS-CoV-2 (sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2. Le linee guida impongono di evitare, nella scelta del nome di una malattia, riferimenti a luoghi, animali, individui o gruppi di persone, optando per un nome facilmente pronunciabile e che abbia una relazione con la malattia stessa.
A che punto siamo con la ricerca di una terapia?
Contro il nuovo coronavirus si stanno provando farmaci per Ebola e HIV. Sono in corso infatti due sperimentazioni cliniche su pazienti cinesi con coronavirus, trattati con medicinali già usati con queste altre infezioni: i risultati sono attesi per la prima settimana di marzo. Anche a un paziente italiano (il cosiddetto paziente 1 di Codogno) stanno sommnistrando un farmaco usato in passato con l'HIV.
Davvero il virus "svanirà" col caldo e con l'estate?
La verità è che, semplicemente, non lo sappiamo; i virus non hanno un comportamento così prevedibile, e adagiarci su false speranze potrebbe giocare a nostro svantaggio. A maggior ragione considerando che del coronavirus, al momento, sappiamo ancora poco. È vero in effetti che alcuni virus respiratori hanno un andamento stagionale, e con il caldo si diffondono in modo meno efficiente. Potrebbe dipendere dalle interazioni tra i patogeni e le condizioni atmosferiche.
In questo video vi riproponiamo la diretta in cui Margherita Fronte, la nostra giornalista esperta di salute, ha risposto alle vostre domande sul coronavirus.