Fino a quattro mesi fa, il nuovo coronavirus era un patogeno che funestava i pipistrelli e un non meglio definito ospite intermedio. Nessuno ha un'immunità contro il SARS-CoV-2, ed è plausibile che nei prossimi mesi, prima dell'avvento di un vaccino, buona parte della popolazione adulta contrarrà l'infezione. Nell'attuale situazione - insistono gli epidemiologi - la priorità immediata non è aspirare a debellare del tutto l'infezione da COVID-19. L'obiettivo, per ora, è appiattire la sua curva epidemica: già, ma che cosa vuol dire?
Tirare il freno. La velocità di diffusione di un'epidemia (e in questo caso di una pandemia) è di importanza cruciale per determinare le sue conseguenze. Prima di poter sperare di arrestarne del tutto la diffusione, è fondamentale rallentare i contagi attraverso opere di mitigazione come quelle adottate dall'Italia. Le misure di distanziamento sociale riducono il numero di casi attivi in un dato periodo, dando agli ospedali la possibilità di gestire le risorse (personale, mascherine, posti letto nelle terapie intensive, ventilatori polmonari) e ai ricercatori tempo prezioso per cercare terapie e vaccini.
Rallentare i contagi e "spalmarli" nel tempo salva vite umane, perché garantisce a chi contrae forme più serie della malattia di poter ricevere cure tempestive e adeguate, riduce il numero di nuovi pazienti positivi e permette ai servizi fondamentali di una società di funzionare in modo ordinato.
Come leggere i grafici. In entrambe le immagini di questa pagina, le curve rappresentano il numero di nuovi casi nel tempo. Maggiore è la quantità di persone positive al virus in un dato giorno, più alta e appuntita sarà la curva: significa che il coronavirus si sta diffondendo molto velocemente. Una curva appiattita vuol dire invece che il contagio avanza più lentamente: ogni giorno ci sono sempre meno nuove diagnosi, come abbiamo visto accadere in Cina. Gli ospedali da campo possono chiudere, e quelli normali riescono a gestire i pazienti in modo efficiente; ci sono ventilatori polmonari per tutti e la mortalità si riduce. Mantenere la curva piatta evita il sovrasfruttamento delle risorse disponibili ("livello" rappresentato dalla linea orizzontale tratteggiata).