Tra due o tre settimane si saprà se alcuni dei farmaci messi in campo contro il nuovo coronavirus sono efficaci. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha fatto sapere di aver dato priorità a due trial farmacologi su pazienti affetti da COVID-19 nella provincia cinese dell'Hubei. I tempi rapidi sono dovuti sia all'ampia disponibilità di soggetti di diverse età e condizioni da poter osservare e confrontare, sia al fatto che i due farmaci in questione sono già stati approvati per altre malattie, e sono quindi già considerati sicuri e ben tollerati dall'uomo.
Armi collaudate. Il primo trial di cui si attendono i risultati prevede la somministrazione di Kaletra, una combinazione di due antiretrovirali - il lopinavir e il ritonavir - usata nei pazienti con HIV. Lo studio a cui l'OMS guarda con speranza riguarda un primo campione di 200 persone. Il secondo studio cercherà di capire se il remdesivir, un farmaco già messo in campo contro l'epidemia di Ebola in Congo nel 2018 (ma non sufficientemente efficace contro questa infezione) funzioni, e in che misura, su pazienti con sintomi moderati o più gravi della malattia da coronavirus, rispetto al solo placebo. Queste due sperimentazioni stanno procedendo su una corsia preferenziale, seguiti dai ricercatori che lavorano per l'OMS, mentre non è stata data altrettanta importanza alla clorochina, un farmaco antimalarico testato contro il coronavirus da scienziati in Cina.
Attesa. Al momento non esistono trattamenti noti contro l'infezione da coronavirus SARS-CoV-2, mentre potrebbero volerci 18 mesi per un vaccino. Una sperimentazione con il Kaletra è in corso anche per un'altra infezione respiratoria da coronavirus, la MERS (Middle East respiratory syndrome), ma ci sono troppi pochi casi per avere risultati in tempi brevi.