Se vi concedete un bicchiere ogni tanto, mettete in conto qualche camminata in più: una moderata attività aerobica può contrastare gli effetti più dannosi dell'alcol sulla salute.
L'alcol è una sostanza potenzialmente cancerogena associata ad almeno sette diversi tipi di tumore (bocca e gola, laringe, esofago, fegato, intestino, colon e seno), oltre che a problemi cardiovascolari.
La maggior parte degli studi sulla sua pericolosità considera però il suo consumo come un comportamento isolato da altri fattori, quali la propensione a fare sport, il tipo di dieta o l'abitudine a fumare. Insomma uno scenario piuttosto lontano dalla realtà.
Ampio campione. In uno studio pubblicato sul British Journal of Sports Medicine, Emmanuel Stamatakis dell'università di Sydney (Australia) ha studiato il rapporto tra alcol ed esercizio fisico in 36 mila persone, tracciandone abitudini e mortalità nell'arco di 10 anni.
Lo studio ha evidenziato che il consumo di alcol, isolato da altri parametri, è correlato a più alte probabilità di morte precoce e a una più elevata incidenza di cancro.
Effetto protettivo. Quando però sono stati inseriti i dati sull'attività fisica è risultato che, tra quanti praticavano almeno 150 minuti di sport a settimana, non si registrava un significativo incremento di patologie tumorali o di mortalità, a patto che si rimanesse nella soglia dei consumi moderati - che in Italia è convenzionalmente pari a 1 unità alcolica al giorno per donne e anziani (10-12 grammi di etanolo) e 2 unità alcoliche al giorno (20-25 grammi di etanolo) per gli uomini.
Le statistiche sulla mortalità non cambiavano per chi si muoveva di più: come se ci fosse un tetto minimo da raggiungere per contrastare almeno alcuni effetti negativi dell'alcol. Ma pensare che una corsetta possa cancellare gli effetti di una sbronza è sbagliato: è bene non superare, comunque, le dosi consigliate.