Età anagrafica e età biologica, ormai si sa, vanno su due binari diversi. Ma come si può misurare l'età biologica? Online si trovano numerosi test, gratuiti e non, che tengono conto dei fattori più disparati: dalla genetica alla psicologia, da parametri clinici alle abilità cognitive. Andrea Ungar, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria, invita a diffidare, perché spesso questi test semplificano una questione tutt'altro che banale: «Organi diversi possono invecchiare a un ritmo differente (pensiamo alla pelle più rugosa di chi ha fatto un lavoro all'aperto, che magari grazie all'esercizio fisico costante ha un cuore in perfetta forma, ndr). Così esistono test scientificamente validati per stimare quanto siano invecchiati i vasi sanguigni e altri che valutano la capacità cognitiva. Alcuni sono molto utili negli anziani. Fra questi, la misurazione della velocità di cammino o della capacità di alzarsi e sedersi, che predicono la sopravvivenza meglio della presenza o meno di malattie. I test generici online però di solito sono poco indicativi».
Test parziali. Questo perché non esiste un unico esame con validità scientifica che possa dirci con certezza l'età "vera" di tutto l'organismo, ma tanti test che aiutano a farcene un quadro. Lo ha sottolineato di recente Brian Kennedy dell'Università di Singapore, misurando 400 marcatori suddivisi in nove categorie per valutare l'età biologica di altrettanti organi e sistemi: dai reni al sistema immunitario, a cui ha associato una misurazione della forma fisica generale e l'analisi del viso. Secondo Kennedy, parti diverse del corpo hanno differenti età biologiche ed è difficile se non impossibile avere un test onnicomprensivo, anche se l'età cardiovascolare pare la più correlata a quella anagrafica.
I test più o meno parziali però sono parecchi. C'è per esempio iAge, sviluppato per misurare l'età biologica a partire da marcatori dell'infiammazione in circolo. Secondo l'autore, David Burman dell'Università di Stanford (Usa), il metodo indica con buona approssimazione l'età del sistema immunitario e quindi lo stato di salute generale. Pare accurato anche il test che misura la cosiddetta età fenotipica, predittiva della mortalità e di quanto stiamo rapidamente invecchiando, ideato dalla dottoressa Levine. La risposta è data da un algoritmo che tiene conto di nove parametri rilevabili con un'analisi del sangue: albumina, creatinina, glucosio, proteina C-reattiva, fosfatasi alcalina, volume cellulare medio, percentuale dei linfociti, conta dei globuli bianchi e ampiezza di distribuzione dei globuli rossi.
Ecco i 9 parametri del sangue che possono indicare se siamo più o meno anziani dell'età anagrafica (la stima dell'età biologica sulla base di questi elementi deve essere fatta da un medico, che può valutare se siano nella norma o no).
Albumina. È una proteina e indica la funzionalità di fegato e reni.
Creatinina. Sostanza di scarto dell'attività muscolare, indica la funzionalità dei reni.
Glucosio. Valuta il metabolismo degli zuccheri e l'attività dell'insulina.
Proteina C reattiva. È un marcatore dello stato di infiammazione.
Linfociti. Indicano la funzionalità del sistema immunitario.
Volume cellulare medio. Indica il volume dei globuli rossi e si correla alla carenza di ferro.
Globuli rossi. La distribuzione dei globuli rossi e la variabilità della dimensione sono spia di anemia.
Fosfatasi alcalina. Dà indicazioni sulla salute di fegato e ossa.
Globuli bianchi. Aiuta a capire la funzionalità del sistema immunitario e il grado di infiammazione.
Sembra promettente pure l'"orologio epigenetico" studiato da Steve Horvath, dell'Università della California a Los Angeles, che misura i cambiamenti chimici del Dna, come il grado di metilazione, il suo stato di riparazione e la lunghezza dei telomeri, i cappucci sui cromosomi che si accorciano man mano che ogni cellula invecchia. Queste modifiche, dette epigenetiche, dipendono dall'ambiente, modificano l'espressione dei geni e sembrano legate a doppio filo con l'età biologica e il grado di "anzianità" dei tessuti. Esistono già parecchi test in commercio che utilizzano il metodo, con prezzi dai 100 ai 500 dollari, ma nessuno è riconosciuto dalle autorità regolatorie e Horvath stesso di recente ha dichiarato che «a oggi non sono utili per una persona media, perché non forniscono raccomandazioni specifiche per ciascuno ma solo le indicazioni che già conosciamo: non fumare, non essere in sovrappeso, mangiare vegetali, fare esercizio».