Le radici della pianta di liquirizia (Glycyrrhiza glabra) sono lavate e fatte essiccare e, una volta rimosse le fibre, vengono macinate, pressate e messe a contatto con acqua bollente per estrarne il succo. Questo viene chiarificato e concentrato tramite bollitura per ottenere una pasta nera, densa e profumata, che è fatta passare attraverso macchine che le danno la forma desiderata. Nei dolciumi a base di liquirizia possono essere aggiunti aromi e altri additivi, ma è vietato l’uso di coloranti.
(Perché i dolci fanno venire sete? - Perché le caramelle di menta danno un senso di freddo?)
La migliore? In Calabria!
La pianta della liquirizia cresce nell’Asia sudoccidentale e nell’Europa mediterranea, ma la migliore al mondo si trova in Calabria, lungo la costa ionica. Qui infatti il clima esalta il contenuto in glicirrizina, la sostanza che dà il sapore. Nota fin dall’antichità per il sapore dolce e le proprietà medicamentose, la liquirizia era usata 5.000 anni fa in Cina contro la tosse e le malattie del fegato.
(La liquirizia addolcisce la vecchiaia?)