Il movimento ritmico che permette agli spermatozoi di arrivare fino alla meta è stato per la prima volta descritto in una - complessa - formula matematica. Un gruppo di scienziati giapponesi e britannici ha studiato il moto dei flagelli, le "code" delle cellule sessuali maschili, per capire come esse si facciano largo nel fluido che le circonda, contrastandone l'attrito.
Conoscere le regole matematiche che governano il movimento della singola cellula permetterà di ricostruire le dinamiche del moto "di gruppo" nel liquido seminale, arrivando a comprendere alcune cause ancora poco conosciute dell'infertilità maschile.
Nel dettaglio. I ricercatori hanno filmato i movimenti degli spermatozoi di un donatore con un microscopio capace di catturare 300 frame al secondo. Questi dati sono poi stati dati "in pasto" a un computer, che ha generato una forma d'onda del movimento dei flagelli, ossia una descrizione grafica di come le code si muovono nel piano cartesiano.
Fate largo! È emerso che gli spermatozoi si propagano con un movimento a strappi, a impulsi ritmici e contrastanti, con la coda che contemporaneamente tira la testa della cellula all'indietro e di lato. Questo movimento "a frusta" sembrerebbe in grado di contrastare l'attrito che gli spermatozoi incontrano muovendosi nel loro liquido. Nel fluido circostante si formano flussi coordinati e tutt'altro che casuali, simili alle perturbazioni di un campo magnetico, che consentono ad alcune, selezionate cellule di proseguire verso l'ovulo.
Dal singolo al gruppo. La formula matematica che descrive queste dinamiche sarà, in seguito, applicata a un più ampio numero di spermazoi - quelli prodotti in un'eiaculazione vanno dai 40 ai 120 milioni - per capire come mai alcuni nuotino più efficacemente di altri.