La psoriasi causa la comparsa di piccole chiazze rosse sulla cute, che man mano si estendono e si ricoprono di squame biancastre e secche. Queste “scaglie” sono le cellule morte dell’epitelio, che si riproducono e muoiono molto più velocemente del normale (in 4-5 giorni invece di 28). Le zone più colpite sono ginocchi, gomiti, cuoio capelluto. La psoriasi è ereditaria. Resta latente fino a quando non viene scatenata da uno stress, da un’infezione, da alcuni farmaci (come betabloccanti o antinfiammatori). Scompare se curata bene, ma può tornare.
Le armi per far rivivere la pelle. Se le macchie sono poco estese, nella maggior parte dei casi si possono curare spalmando creme a base di catrami, idranolo o calcipotriolo, che bloccano la riproduzione anormale delle cellule.
Ci sono poi terapie che agiscono a livello generale. Per la fotochemioterapia, il malato deve prendere capsule di psoraleni: sono sostanze che si legano al nucleo delle cellule che si stanno riproducendo e le rendono sensibili alla luce; esponendo poi la pelle a una lampada a raggi ultravioletti, le cellule muoiono. L’etretinato serve invece a far tornare normale la produzione di cheratina, proteina che rende resistente la pelle; le “squame” ne sono infatti sature.
Altri farmaci, come la ciclosporina e il metotrexate, sono immunodepressori che agiscono sui linfociti T, in parte responsabili per la duplicazione delle cellule nelle zone colpite.