L’energia che un cibo libera quando viene “bruciato” si misura in chilocalorie (kcal), comunemente dette Calorie (con la C maiuscola). Questa energia si misura bruciando una quantità nota dell’alimento in uno strumento chiamato bomba calorimetrica. Il calore sviluppato dalla combustione viene ceduto all’acqua circostante: dalla variazione della temperatura dell’acqua è possibile calcolare il contenuto calorico.
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Misura teorica
In maniera molto più agevole si può ricavare il potere calorico di un alimento conoscendone il contenuto in nutrienti. Occorre moltiplicare i grammi di proteine e di carboidrati per 4 kcal e i grammi di grassi per 9 kcal: la somma dei tre numeri darà il valore calorico di quel prodotto. Il risultato ottenuto a partire dalla quantità di nutrienti è però meno preciso rispetto a quello ricavato con il metodo calorimetrico.
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