Riduce la quantità di materia grigia, rende incapaci di prendere decisioni, fa perdere la memoria e rovina il cuore: sono alcuni degli effetti della cocaina sul fisico umano recentemente scoperti da due ricerche indipendenti, una inglese e una Italiana.
Ti picchia in testa
Secondo Karen Ersche, del Behavioural and Clinical Neuroscience Institute dell’Università di Cambridge, e i suoi collaboratori il principio attivo della cocaina modificherebbe in modo permanente la conformazione fisica del lobo frontale e dei centri della ricompensa di chi ne fa uso. La ricrcatrice
ha scoperto che l’assunzione di coca riduce progressivamente la soglia dell’attenzione e rende sempre più compulsivo e incontrollabile il consumo.
La risonanza magnetica per immagini del cervello di 60 volontari cocaino-dipendenti ha evidenziato notevoli anomalie rispetto al cervello di chi non ha mai utilizzato stupefacenti.
Il lobo frontale e il cingolato anteriore dei cocainomani presentano una quantità di materia grigia sensibilmente inferiore al normale e ciò influisce negativamente sulle capacità decisionali, sulla determinazioine nel raggiungere obiettivi, nell’attenzione e nei processi emozionali.
Non solo: gli utilizzatori della cocaina mostrano uno sviluppo anormale dell’insula e del nucleo cordato (una regione profonda del cervello), con alterazioni nei meccanismi del piacere, della ricompensa e del coordinamento motorio.
È nata prima la mutazione o la dipendenza?
Secondo gli scienziati questo potrebbe spiegare perchè alcune persone sono maggiormente disposte alla dipendenza da questa sostanza, ma non sono ancora in grado di confermare una correlazione diretta tra la crescita abnorme di queste aree cerebrali e l’utilizzo della cocaina.
«Non possiamo ancora dire se la cocaina provoca uno sviluppo anomalo in queste regioni del cervello o se le persone con questa conformazione cerebrale cadono più facilemente nella dipendenza», afferma la Ersche, «ma abbiamo dimostrato che la cocaino-dipendenza è una malattia del cervello e non un problema morale, come ancora oggi si tende consideralo».
Cuore a pezzi
E una ricerca tutta italiana condotta presso la Fondazione Gabriele Monasterio Cnr-Regione Toscana, in collaborazione con la Asl 5 di Pisa e i Sert (Servizi per le tossicodipendenze) toscani ha dimostrato che l’assunzione di cocaina danneggia seriamente il cuore, ma senza provocare sintomi che consentano di intervenire prima che sia troppo tardi.
«La cocaina, oltre ad avere altri effetti, è dannosa per il cuore» - spiega Michele Emdin, coordinatore della ricerca, condotta assieme a Giovanni Aquaro e Massimo Lombardi, della Fondazione Monasterio, e Milo Meini, della Asl pisana. «Il nostro studio ha rilevato un'elevata presenza di cardiotossicità in persone con abuso cronico di cocaina»
L’analisi dei cuori di 25 uomini con una lunga storia di convivenza con la droga ha evidenziato danni cardiaci nell’83% dei casi e una riduzione del volume del ventricolo sinistro nel 47% di loro.
E il 73% dei soggetti analizzati ha mostrato danni ai tessuti cardiaci, probabile conseguenza di un infarto non avvertito.