Salute

Come fa l'anestesia generale a spegnere la coscienza?

Dopo 175 anni è finalmente più chiaro il meccanismo molecolare che induce la temporanea perdita di coscienza durante l'anestesia generale.

L'anestesia generale ci preserva ufficialmente dal dolore dal 1846, da quando il dentista statunitense William Green Morton diede pubblica dimostrazione delle virtù anestetiche dell'etere, addormentando un paziente prima che gli venisse esportato un tumore al collo. Tuttavia l'esatto meccanismo molecolare che le consente di congelare momentaneamente la coscienza non è ancora del tutto chiaro, nonostante siano già state formulate varie ipotesi. Le proprietà chimiche dei farmaci usati per l'anestesia generale suggeriscono una loro interazione con le membrane delle cellule nervose, e ora un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academies of Sciences, avvenuto addormentando i moscerini della frutta, prova a spiegare in che modo questa avvenga. 

Due fasi. Abbinando tecniche di microscopia su nanoscala agli studi sulle drosofile e su colture di cellule umane, gli scienziati della Scripps Research di San Diego, California hanno dimostrato che l'azione dell'anestesia avviene mediante due passaggi fondamentali. Nella prima, l'esposizione ai farmaci anestetici crea una situazione di disordine in una popolazione di zattere lipidiche, ossia regioni della membrana cellulare dove si accumulano lipidi e proteine che influenzano la fluidità della membrana stessa e regolano il traffico attraverso di essa; questo processo attiva a sua volta un canale ionico (cioè una proteina capace di attraversare la membrana cellulare) che blocca l'abilità dei neuroni di scaricare, un meccanismo che porta alla perdita di coscienza.

Sotto i ferri da sempre: storia per immagini della chirurgia

Prospettive. Il meccanismo in due fasi, inizialmente osservato con una tecnica microscopica a super risoluzione, è stato poi validato sul modello animale delle drosofile, spesso usato per gli studi di biologia: applicando i passaggi studiati gli scienziati sono riusciti prima a rendere gli ignari moscerini meno sensibili all'anestesia, poi a rendere sensibile all'anestesia un canale ionico che di norma non lo è. Secondo gli autori dello studio, queste osservazioni potrebbero svelare il funzionamento anche di altri importanti meccanismi neurologici, come quelli che ci permettono di addormentarci, ma anche aiutare nelle terapie dei disordini del sonno e della coscienza.

30 giugno 2020 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Sulle orme di Marco Polo, il nostro viaggiatore più illustre che 700 anni fa dedicò un terzo della sua vita all’esplorazione e alla conoscenza dell’Oriente, in un’esperienza straordinaria che poi condivise con tutto il mondo attraverso "Il Milione". E ancora: un film da Oscar ci fa riscoprire la figura di Rudolf Höss, il comandante di Auschwitz che viveva tranquillo e felice con la sua famiglia proprio accanto al muro del Lager; le legge e le norme che nei secoli hanno vessato le donne; 100 anni fa nasceva Franco Basaglia, lo psichiatra che "liberò" i malati rinchiusi nei manicomi.

ABBONATI A 29,90€

Che cosa c’era "prima"? Il Big Bang è stato sempre considerato l’inizio dell’universo, ma ora si ritiene che il "nulla" precedente fosse un vuoto in veloce espansione. Inoltre, come si evacua un aereo in caso di emergenza? Il training necessario e gli accorgimenti tecnici; che effetto fa alla psiche il cambiamento climatico? Genera ansia ai giovani; esiste la distinzione tra sesso e genere tra gli animali? In alcune specie sì. Con quali tecniche un edificio può resistere a scosse devastanti? Siamo andati nei laboratori a prova di terremoti.

 

ABBONATI A 31,90€
Follow us