Si può congelare quasi tutto. Il “quasi” si riferisce agli alimenti pieni di acqua come lattuga, pomodori, sedano, cetrioli e la frutta come meloni, angurie e ananas. Questi cibi al momento dello scongelamento risulterebbero flosci e immangiabili perché i grossi cristalli di ghiaccio che si formano durante il raffreddamento domestico rompono la parete delle cellule. Male sopportano il congelamento anche alimenti cotti come la pastasciutta, i risotti, le patate lesse, le uova sode, le salse e le creme a base di uova (come la maionese), i formaggi stagionati (tendono a polverizzarsi). La frutta può essere congelata, purché preventivamente pulita con un panno e cosparsa di zucchero.
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Surgelati
Anche per la surgelazione industriale valgono più o meno gli stessi limiti. Ma in questo caso il raffreddamento, che avviene rapidamente e a temperature più basse, porta alla formazione di cristalli di ghiaccio molto più piccoli che non alterano la struttura dei cibi (e infatti una volta scongelati sembrano freschi). Si tratta però di un processo laborioso e sofisticato che non è possibile riprodurre in casa.
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