Capita a tutti di avere episodi - o periodi - di sonno scarso e agitato ma, se parliamo di insonnia cronica, in Italia ce la caviamo bene. Insieme alla Danimarca, infatti, siamo il Paese che meno ne soffre a livello europeo: lo afferma uno studio pubblicato sull'International Journal of Public Health.
Lo SHARE. L'indagine è stata condotta a partire dai dati raccolti dal Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE). I ricercatori hanno analizzato le informazioni relative a 54.722 persone di 50 anni e oltre, e provenienti da 16 differenti nazioni. L'obiettivo era capire in quale misura fossero soggetti a disturbi del sonno, e se fosse possibile tracciare una relazioni con la loro situazione famigliare e socio-economica.
L'Italia in testa. Una prima conclusione è che l'insonnia colpisce una percentuale di anziani che varia dal 16,6% (Italia e Danimarca) al 31,2% (Polonia) - l'immagine a corredo dell'articolo pubblicato su Science Magazine e qui ripresa, riporta un dato errato: il tasso di insonnia nei Paesi Bassi è del 16,8%.
I fattori di rischio. Andando più in profondità emerge che indipendentemente dalle nazioni, le donne hanno il doppio delle probabilità di avere disturbi legati al sonno. Inoltre, in linea di massima le persone sposate dormono meglio di quelle divorziate o vedove, e la stessa cosa vale per coloro con una più alta situazione socio-economica, mentre in generale i sessantenni dormono meglio dei cinquantenni.
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