Dormendo poco si ha la tendenza a ingrassare. La privazione del sonno, infatti, altera la concentrazione di alcuni ormoni che regolano lo stimolo della fame, aumentando l'appetito, soprattutto per cibi con più alto contenuto calorico.
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Dormire fa bene. Anche alla linea. |
I due ormoni coinvolti, scoperti nell'ultimo decennio, hanno funzioni opposte. La grelina, prodotta dallo stomaco, da origine al senso di fame; la leptina, prodotta dalle cellule adipose, genera il senso di sazietà, comunicando al cervello quando abbiamo mangiato a sufficienza. Nei soggetti di questa ricerca, che avevano dormito solo 4 ore per notte, si è registrato una diminuzione del 18% dei livelli di leptina e un aumento del 28% dei livelli di grelina. Si è inoltre osservato che le preferenze alimentari erano rivolte verso dolci (caramelle, torte e biscotti), cibi salati (patatine e noccioline) e alimenti ricchi di amido (pane e pasta). Nel contempo il desiderio di frutta, vegetali e latticini è risultato nettamente diminuito.
Obesi o riposati? «Questo è il primo studio che dimostra che il sonno è il principale regolatore dei livelli di questi due ormoni, che a loro volta influenzano il senso di fame», dice Eve Van Cauter, professore di medicina all'Università di Chicago. In tal modo potrebbe anche spiegarsi la tendenza attuale della popolazione americana all'obesità: oggi due Americani adulti su tre sono sovrappeso e circa uno su tre è obeso. La situazione era differente nel 1960, in cui uno su quattro era sovrappeso e solo uno su nove era considerato obeso. Questa situazione può essere probabilmente spiegata con la riduzione delle ore di sonno degli Americani negli ultimi 40 anni, di circa 2 ore a notte: da 8,5 ore in media negli anni 60, a meno di 7 ore a notte nel 2002.
(Notizia aggiornata al 7 dicembre 2004)