La diversità di gruppi sanguigni nell’uomo e negli animali costituisce una delle tante forme di variabilità genetica. Anzi: fino agli anni ’60 i gruppi sanguigni erano gli unici caratteri genetici variabili ben conosciuti dai ricercatori. Ma ancora oggi non è possibile dire se le differenze presenti sia nell’uomo sia negli animali costituiscano o meno un vantaggio dal punto di vista evolutivo.
Storie di sangue. I gruppi sanguigni, comunque, sono stati spesso utilizzati come fonte storica. Ad esempio si è osservato che gli amerindi, prima dell’arrivo degli europei, erano tutti di gruppo 0. Questo dato è stato utile per aiutare gli studiosi a ricostruire la loro storia.
Il sistema più importante di classificazione del sangue in gruppi ematici è il sistema AB0 che, in base alla presenza di determinate sostanze sulla superficie dei globuli rossi capaci di subire l’azione agglutinante di sostanze presenti nel siero di un altro sangue, distingue quattro gruppi:
A (nel quale è presente agglutinogeno A);
B (presente agglutinogeno B);
0 (non compaiono né l’agglutinogeno A né quello B);
AB (meno frequente, presenti sia A sia B).
Il sangue di gruppo 0 può essere trasfuso a tutti (donatore universale) ma riceve solo dal gruppo 0; quello di gruppo A può essere trasfuso a individui dello stesso gruppo o di gruppo AB. Lo stesso vale per quello di gruppo B. Il sangue AB può essere trasfuso infine solo a individui di gruppo AB ma può ricevere da tutti gli altri (ricevitore universale).