Shiatsu è un termine giapponese che significa “premere con le dita” e si riferisce a una forma di massaggio che ha preso questo nome in Giappone all’inizio del Novecento.
Lo shiatsu consiste nel premere con il palmo delle mani, con il pollice, il gomito e a volte anche con le ginocchia, lungo le “linee di flusso dell’energia”, ovvero i canali sulla superficie del corpo in cui, secondo la medicina orientale, scorre l’energia vitale.
Con questo massaggio è possibile riequilibrare la “circolazione energetica” sia in superficie sia in profondità. Questa terapia è quindi indicata in presenza di dolori muscolari e articolari, disturbi digestivi, cefalee, dolori mestruali e in generale nelle patologie da stress.
Nei confronti dello shiatsu la medicina ufficiale in Italia ha due linee di tendenza: una più scettica, che ritiene lo shiatsu uno dei tanti tipi di massaggio con benefici limitati e di breve durata. L’altra, più aperta, ha dato vita a sperimentazioni di terapia shiatsu presso ospedali pubblici, centri di cura e ambulatori.
Ben diversa la situazione in Giappone, dove il Ministero della Sanità ha riconosciuto l’efficacia dello shiatsu e l’ha inserito nel prontuario terapeutico.