Col tempo, i cibi possono essere colonizzati da funghi e batteri e le loro caratteristiche nutritive peggiorare. Per limitare questi fenomeni, senza alterare consistenza e sapore dell’alimento, si può modificare l’atmosfera in cui il prodotto è confezionato, introducendo percentuali di azoto e anidride carbonica diverse da quelle normalmente presenti nell’aria.
(Ci sono cibi che non si possono congelare? - Sai tutto sull'alimentazione? Fai il test!)
Proporzioni variabili
Le proporzioni più efficaci dipendono dall’alimento: per la pasta fresca, per esempio, l’atmosfera modificata è composta per il 70-100% di anidride carbonica e per la restante parte di azoto, mentre per gli affettati si sceglie una miscela al 50% di azoto e al 50% di anidride carbonica. L’atmosfera modificata non basta da sola a preservare il prodotto, ma va abbinata con altri metodi di conservazione (refrigerazione, essiccamento ecc.) per aumentare la vita commerciale dell’alimento.
(Buon appetito! I modi più strani per dirlo in questa gallery - Fotogallery: cosa ci sarà nel tuo piatto nel 2050? - Tutte le domande e risposte sul cibo)