È un insieme di alterazioni che coinvolgono la milza, descritte per la prima volta dal medico Guido Banti nel 1898. La milza, di solito lunga circa 12 centimetri e larga 7, diventa più grossa per accumulo anomalo di sangue al suo interno, precisamente nelle zone, dette di polpa rossa, dove normalmente vengono eliminati i globuli rossi che hanno finito il ciclo vitale. Nella sindrome di Banti la congestione, cioè l’accumulo di sangue venoso, è dovuta alla cirrosi e ad alterazioni nel flusso della vena porta, un grosso vaso che dal fegato porta il sangue alla milza. Si può manifestare con emorragie digestive con rigurgito di sangue o feci estremamente scure, dolore e anemia. La necessità di asportare la milza si presenta raramente. La terapia riguarda principalmente la causa che ha originato l’anormale afflusso di sangue, cioè la cirrosi.