E’ un metodo usato da alcune medicine alternative, come omeopatia o agopuntura, per verificare lo stato di salute dei vari organi o scoprire intolleranze dell’organismo verso alcuni cibi. Si basa sui principi della bioenergetica: il corpo sarebbe un insieme di campi magnetici sui quali determinate sostanze possono influire. Si effettua con un apparecchio munito di due elettrodi. Uno è posto sulla mano del paziente, l’altro è collegato a uno strumento con cui il medico misura le differenze di potenziale elettrico in particolari punti della pelle. Nella macchina vengono inserite fiale con sostanze omeopatizzate, cioè diluite in modo infinitesimale.
Se si vuole esaminare un organo, si usano preparati estratti dall’organo corrispondente di un animale: fegato, tiroide, pancreas, eccetera. Se invece si cercano intolleranze alimentari, nella fiala ci sono estratti di vari cibi. Il campo magnetico di queste sostanze influirebbe su quello del corpo. Se, per esempio, ci sono disturbi al fegato, collegando il corpo con la fiala “fegato” si avrà una reazione. La risposta del corpo verrebbe rilevata dalla macchina come variazione del potenziale sulla pelle.
La medicina ufficiale non riconosce però validità scientifica a questo test.