Ne sentiamo parlare spesso, nei siti di alimentazione e di salute: "ricco di sostanze antiossidanti, contrasta la formazione dei radicali liberi". Ma che cosa sono e come funzionano gli antiossidanti? Facciamo un po' di chiarezza.
Come dice il nome stesso, gli antiossidanti sono molecole che contrastano gli ossidanti, il prodotto di un processo naturale e molto comune che è l'ossidazione. Quest'ultima è una reazione chimica che coinvolge l'ossigeno e un'altra sostanza e che generalmente produce energia. Nel nostro corpo questo processo di ossidazione è fondamentale per la vita delle cellule: trasforma gli zuccheri, per esempio il glucosio, e l'ossigeno in energia.
Sfortunatamente queste reazioni sono associate alla continua produzione di ossidanti, come, per esempio, i radicali liberi, molecole molto reattive e che sono alla base dei fenomeni di invecchiamento delle cellule. Più precisamente, i radicali liberi che hanno come specie reattiva l'ossigeno, sono molecole altamente instabili capaci di ossidare le strutture della cellula, danneggiandole. Tra le strutture delle cellule più vulnerabili ai radicali liberi c'è il dna. Ed è per questo che tutti gli ossidanti - ma in particolare i radicali liberi - sono così dannosi per le cellule e così legati all'invecchiamento cellulare.
Ci sono però molecole che sono in grado di contrastare e neutralizzare i radicali liberi: gli antiossidanti. Il loro meccanismo di protezione è semplice: si legano agli ossidanti e si ossidano al posto delle strutture cellulari.
Questo sistema di difesa è già presente nelle cellule e nei tessuti, dove gli antiossidanti neutralizzano i radicali liberi. Quando, però, la produzione di ossidanti e radicali liberi cresce a causa di infiammazioni, fumo, stress e alimentazione, diventa fondamentale fornire all'organismo una dose extra di antiossidanti. Questo per due motivi: primo, lo stress ossidativo porta all'invecchiamento cellulare e pertanto è importante contrastarlo; dall'altro, diverse patologie neurodegenerative come il morbo di Parkinson, Alzheimer e SLA, nonché alcune patologie a carico del sistema cardiovascolare, come l'aterosclerosi, sono associate alla presenza di danni da "stress ossidativo".