Questa parola in passato indicava forme di debolezza nervosa caratterizzate da perdita di forza accompagnata da nervosismo, ansia, depressione, mal di testa, disturbi gastrointestinali, insonnia e disturbi sessuali non spiegabili con cause costituzionali. Era usata anche per indicare lo stato conseguente a quella che venne definita “nevrosi americana”, dovuta cioè allo stress della vita urbana moderna, caratterizzata da tensione, competitività e logorio psicoemotivo.
Nel linguaggio corrente, con un significato più ampio e generico, si riferisce a una persona variabile di umore, facile all’ira e agli scatti. Oggi in medicina sono noti vari tipi di nevrosi, che però indicano precisi stati di disagio psichico, come nevrosi ansiosa e nevrosi depressiva.