Il nome scientifico è tripanosomiasi ed è una malattia causata da un parassita unicellulare chiamato Trypanosoma gambiense. Il parassita, a sua volta, viene inoculato all’ uomo con la puntura di un insetto, la Glossina palpalis, comunemente chiamata mosca tze-tze. La malattia ha due stadi. Nel primo, che può durare fino ad alcuni mesi, il parassita si diffonde nei linfonodi del collo e si ha febbre intermittente, ingrossamento delle ghiandole del collo, del fegato e della milza. Se non è curata, la malattia entra nel secondo stadio, che può durare anche diversi mesi.
L'attacco finale. Il parassita si diffonde nel cervello, dove inizia a distruggere grandi quantità di cellule, mentre altre vengono distrutte dalla stessa reazione immunitaria dell’organismo, per eliminare quelle attaccate. Si ha così una forma di encefalite letargica, con tremori e soprattutto una sonnolenza sempre più profonda, che con il tempo si trasforma in vero e proprio coma. Come per la malaria, anche la tripanosomiasi può essere prevenuta con appositi medicinali. La cura, però, è possibile solo nel primo stadio.