Da quando si è smesso di considerare la chinetosi o male dei trasporti una debolezza ridicola e inconfessabile (del resto un condottiero come Giulio Cesare e, peggio ancora, un ammiraglio come Horatio Nelson non ne furono risparmiati) si è constatato che essa è molto frequente. La causa vera e propria è rappresentata dal movimento, dalle oscillazioni, dalle inclinazioni.
Piccoli stratagemmi. Solo la cessazione del movimento provoca la scomparsa dei disturbi: è questa l’unica “guarigione miracolosa”. Tuttavia, oltre all’uso di tranquillanti o di prodotti antinausea, esistono accorgimenti che possono essere efficaci: cercare di stare in corrispondenza del centro di gravità della nave, in ambiente ventilato; evitare gli odori, il tabacco, il caffè, i pasti abbondanti, gli alcolici; bere acqua minerale fresca e frizzante; cercare di distrarsi con movimenti e svaghi sportivi; fissare la lontana linea dell’orizzonte che non segue i movimenti della nave; non stare vicino ai sofferenti, poiché il “contagio psichico” può essere sufficiente a rompere un equilibrio già precario; sdraiarsi quando compaiono i primi sintomi.