Cresce l'incidenza di cancro nei giovani adulti: a confermare una tendenza già registrata da alcuni studi è una ricerca dell'American Cancer Society, che suggerisce che il rischio di 17 tipi di tumori sui 34 presi in considerazione abbia continuato ad aumentare nelle generazioni successive a quella dei baby boomer, vale a dire la Generazione X (i nati dal 1965 al 1980) e i Millenials (1981-1996). Il lavoro è stato pubblicato sul Lancet Public Health.
Il rischio di cancro: un fatto (anche) generazionale
Già in passato era stata evidenziata una crescita, nelle generazioni successive a quella dei nati nel Secondo Dopoguerra, dei tumori del colon-retto a esordio precoce e di alcuni tipi di cancro legati all'obesità, una condizione sempre più diffusa, nonché ormai la forma più comune al mondo di malnutrizione. Il nuovo studio amplia la gamma di tumori che sembrerebbero in aumento soprattutto tra i giovani, lambendo (solo per fare alcuni esempi) anche quello al seno, al pancreas, oltre a vari tipi di tumori gastrici. Lo studio fotografa una situazione epidemiologica specifica degli Stati Uniti. I ricercatori hanno ottenuto dati sull'incidenza di 34 tipi di cancro per oltre 23.600.000 pazienti, nonché i dati di mortalità per 25 tipi di cancro su oltre 7.300.000 pazienti tra i 25 e gli 84 anni.
Gli scienziati hanno dunque calcolato incidenza e mortalità relative alle diverse coorti di nascita, che, come spiega Hyuna Sung, principale autrice del lavoro «condividono contesti sociali, economici, politici e climatici unici, che influiscono sulla loro esposizione ai fattori di rischio del cancro durante i loro anni cruciali dello sviluppo».
Quali tumori sono in aumento nei giovani?
Per 8 tra i 34 tipi di cancro esaminati, l'incidenza aumenta ad ogni successiva popolazione di nascita a partire dal 1920. Per esempio, per il cancro al pancreas, ai reni, e dell'intestino tenue, l'incidenza è risultata da due a tre volte più alta nella coorte dei nati nel 1990 rispetto a quella dei nati nel 1955. Lo stesso per il cancro al fegato nella popolazione femminile.
Per altri 9 tipi di tumori l'incidenza aumenta nelle giovani generazioni, dopo un declino in quelle più vecchie. Va così per il cancro al seno positivo ai recettori per gli estrogeni, per quello del corpo dell'utero, del colon-retto, per alcuni tumori gastrici, della cistifellea, delle ovaie, dei testicoli e dell'ano, e per il sarcoma di Kaposi (un raro tumore delle cellule che ricoprono l'interno dei vasi sanguigni o linfatici) nei maschi.
Per alcuni tumori oltre ai casi aumenta la mortalità nelle giovani generazioni: per esempio con il tumore al fegato nelle donne, dell'utero, della cistifellea, dei testicoli e del colon-retto.
Una crescita ancora senza spiegazione
Lo studio non offre una spiegazione convincente sul motivo di questo aumento, che spesso si traduce in un'indicatore della futura spesa sanitaria per assistenza e cure oncologiche che un Paese dovrà sostenere. Ulteriori ricerche dovranno approfondire le ragioni di questa poco rassicurante situazione.