L'eccesso di peso corporeo potrebbe essere in qualche modo collegato al calo globale della fertilità maschile evidenziato da numerosi studi scientifici, e associato di volta in volta a fattori ambientali o dello stile di vita. Secondo una revisione sistematica di 50 studi sul tema svolta in Cina e pubblicata sull'International Journal of Obesity, obesità e sovrappeso potrebbero contribuire alla diminuzione della qualità del seme maschile, un parametro che include anche la conta spermatica o concentrazione degli spermatozoi.
Obesità e bassa conta spermatica: c'è un'associazione
Negli ultimi anni, decine di studi hanno messo in luce un calo globale nella concentrazione spermatica per millilitro, nonché nel numero di spermatozoi complessivo per campione raccolto. Valori che si sarebbero ridotti in modo più deciso negli ultimi 20 anni. Vari fattori inclusi l'inquinamento (atmosferico o da plastica, da insetticidi o PFAS), l'abitudine al fumo, l'età sempre più avanzata in cui si arriva a desiderare un figlio, l'alimentazione, la sedentarietà, sono stati chiamati in causa per spiegare il calo della fertilità maschile. Studi precedenti avevano proposto anche un legame con l'obesità, sebbene con risultati poco consistenti.
La nuova analisi di 50 lavori sul tema, comprendente i dati di 71.337 uomini in totale, ha confermato la presenza di un'associazione significativa tra obesità e sovrappeso e declino della qualità del seme maschile - specialmente negli uomini obesi. Questi infatti mostravano di avere un volume spermatico (ossia la quantità di sperma prodotto in un'eiaculazione) inferiore, e una motilità spermatica (la caratteristica che permette agli spermatozoi di risalire le vie genitali femminili) inferiore rispetto agli uomini con un indice di massa corporea sano. Anche gli uomini sovrappeso avevano in complesso una peggiore qualità del seme, anche se la differenza è parsa meno significativa rispetto a chi era in condizioni di obesità.
Peso corporeo e qualità del seme: quale rapporto c'è?
Lo studio non può dimostrare l'esistenza di un meccanismo di causa-effetto tra le due condizioni: si limita a evidenziare la presenza di un'associazione. Ma a collegare obesità e scarsa qualità del seme potrebbero esserci squilibri ormonali, una temperatura corporea troppo elevata o la presenza di tossine derivanti dal tessuto grasso. Uno studio californiano condotto per ora soltanto sui topi e uscito proprio in questi giorni sul Journal of Neuroscience ha trovato che l'obesità produce cambiamenti cronici nel cervello, disturbando il funzionamento dei neuroni che regolano le funzioni riproduttive, come la sintesi di testosterone e la produzione di spermatozoi.