Salute

Biberon e microplastiche

A contatto con acqua e alimenti molto caldi i contenitori in polipropilene, come i biberon, possono rilasciare milioni di particelle di microplastica.

È una delle grandi battaglie contro l'inquinamento del nostro pianeta, quella delle microplastiche: particelle minute, a volte anche difficili o impossibili da osservare a occhio nudo, che ormai si trovano ovunque, dai fondali oceanici ai poli. Quando si beve da una bottiglia in plastica o si mangia da un contenitore per il microonde ci sono notevoli probabilità che si stia utilizzando un contenitore in polipropilene, un materiale pensato per essere sicuro, adatto a molte applicazioni, tra le quali appunto i contenitori per alimenti che richiedono acqua a temperatura elevata o microonde per essere preparati.

Dati diversissimi dai precedenti. Anche i biberon sono per lo più in polipropilene. Si tratta, solitamente, di bottiglie rigide, che non rilasciano materiali quando vengono sterilizzate con acqua calda o agitate per la preparazione del cibo dei bimbi... Ma una ricerca recente dimostra che le cose non stanno così: l'uso dei biberon in polipropilene espone i bambini a una media di un milione di particelle di microplastica al giorno! Un numero decisamente sorprendente, sia per il volume implicato, sia perché studi precedenti (come questo del 2018) affermavano che adulti e bambini dei Paesi industrializzati sono esposti a quantità di particelle di microplastica di circa 211.000 unità per anno, assunte mangiando, bevendo e respirando. Due quantità neppure lontanamente confrontabili.

Casualità. Lo studio è partito quasi casualmente quando i ricercatori, osservando uno di loro preparare un cibo per microonde in un contenitore rigido, lo hanno visto diventare più malleabile e morbido all'aggiunta di acqua. Fatto un test i ricercatori hanno scoperto che il contenitore aveva rilasciato più di un milione di particelle di microplastica per litro di acqua. L'esperimento si è allargato a tutti i contenitori in propilene, compresi i biberon utilizzati per il 78 per cento dei bambini del mondo - passando in rassegna la stragrande maggioranza (83%) dei modelli in commercio. Lo studio evidenzia che per ogni litro di acqua calda sopra i 70 °C, utilizzata per lavare il biberon o miscelare il cibo, vengono rilasciate fino a 16 milioni di particelle di microplastica con dimensioni inferiori ai 20 micrometri (20 millesimi di millimetro). Quando l'acqua è stata portata a 95 °C (consigliata per molti cibi e per la sterilizzazione) la quantità di particelle rilasciata è salita a 55 milioni per litro.

Rimedi e richieste. Da tutto ciò, un semplice calcolo porta a stimare che un bambino può ingerire anche 1,6 milioni di particelle di microplastica al giorno.

Nell'immediato i rimedi sono abbastanza semplici: risciacquare il biberon sterilizzato con acqua fredda e sterile; preparare il cibo in un contenitore a parte prima di versarlo nel biberon; evitare la preparazione di cibi in contenitori in plastica nei forni a microonde. Tre semplici soluzioni che permettono di rimuovere o evitare le particelle di microplastica prodotte dalla sterilizzazione e dalla preparazione del cibo. Tuttavia è anche importante che i produttori di contenitori in polipropilene attuino sia adeguate campagne di informazione, sia studi per risolvere il problema a monte.

21 ottobre 2020 Luigi Bignami
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us