Salute

Bellezza: la provocazione, migliori i cosmetici di 100 anni fa

Ma per i cosmetologi è impossibile un confronto scientifico, inoltre oggi prodotti più testati e sicuri

Roma, 23 gen. (AdnKronos Salute) - Può sembrare una provocazione, ma secondo qualcuno creme e prodotti di bellezza 'antichi' possono rivaleggiare con quelli moderni e super-tecnologici. Anzi, in alcuni casi le versioni 'classiche' sarebbero migliori. Alcuni cosmetici hanno una lunga storia alle spalle: dalla prima crema Nivea del 1911, al blush Bourjois del 1883, alla Vaselina del 1870 fino alla celeberrima Eight Hour di Elizabeth Harden classe 1930, non sono pochi i prodotti che 'all'anagrafe' hanno diverse decine, se non centinaia di anni. Nel tempo molti si sono evoluti, adattandosi alle esigenze delle donne, ma anche alle nuove disposizioni di legge.

Ebbene, secondo un articolo pubblicato sul 'Daily Mail', tutto sommato in molti casi le versioni più datate sarebbero superiori o paragonabili alle corrispondenti ultime nate. Il confronto tiene conto di texture, profumo, claim pubblicitari e prezzo. E secondo l'autrice del confronto molto spesso prodotti con alle spalle decine di anni si difendono piuttosto bene, anzi in alcuni casi superano le versioni più recenti, se non altro per il rapporto qualità-prezzo.

Ma per gli esperti consultati dall'Adnkronos Salute questo confronto, seppur curioso, è "irrealistico, come anche lo sono i risultati. Tecnicamente, infatti - spiega Carla Scesa, docente di Chimica dei prodotti cosmetici all'Università Cattolica di Roma e di cosmetologia all'Università degli Studi di Siena - un prodotto cosmetico in emulsione ha 36 mesi di 'vita', quindi è difficile paragonare realmente un cosmetico nella sua prima versione con uno recente. Si possono confrontare packaging, claim pubblicitari e prezzo. Inoltre, se anche si potesse riprodurre con esattezza la composizione di un prodotto, oggi abbiamo dei metodi che garantiscono una purezza di ingredienti superiore, non paragonabile a quella ottenibile anche solo 20 anni fa".

"Ogni raffronto, per essere fatto in modo scientifico, deve tener conto di aspetti importanti, come anche quelli della sostenibilità ambientale. Dieci anni fa - ricorda Scesa - si poteva sperimentare sugli animali, oggi no e questo è un passo avanti. Inoltre, per ogni cosmetico nuovo vengono eseguiti studi scientifici in vivo di sicurezza ed efficacia e i criteri di valutazione sono attenti. Anche per quanto riguarda la questione dei conservanti, le versioni moderne garantiscono solo una maggior sicurezza. E persino i prodotti 'naturali' oggi hanno una composizione più sicura e garantita, con estratti conosciuti e percentuali definite".

Un parere condiviso da Leonardo Celleno, cosmetologo dell'Università Cattolica. "Prima di tutto - puntualizza - dobbiamo sottolineare che il confronto con prodotti in versioni vecchie di molti anni non può essere realistico.

Inoltre non si possono paragonare cosmetici nati come semplicemente idratanti ad altri sviluppati, magari dalla stessa azienda, per avere un effetto anti-età. In ogni caso, è anche vero che le donne sono particolari: esistono vecchie creme idratanti amate da signore che vogliono una texture grassa e pastosa, e odiate da chi invece predilige prodotti che non ungono".

"Poi c'è l'effetto della memoria olfattiva: ci si affeziona agli aromi di alcuni cosmetici perché ci ricordano alcune persone, o fasi della vita - osserva ancora l'esperto - Tutto sommato, però, le versioni 'antiche' utilizzano spesso nella loro formulazione sostanze inerti come petrolato e paraffina, che danno una certa sensazione, ma non hanno un'efficacia funzionale. Le versioni moderne selezionano invece principi attivi che sono anche più rispettosi dell'ambiente e dermocompatibili. Detto questo, se si ama una sensazione o si ha nostalgia di una profumazione, si è liberi di scegliere quando possibile le versioni 'classiche', prodotte però con regole moderne".

23 gennaio 2015 ADNKronos
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