Roma, 8 apr. (AdnKronos Salute) - Quella del 'guru del botulino' Fredric Brandt era una figura "peculiare, più interessante come paziente, forse, che come medico. Aveva fatto scelte estreme ed esagerate su di sé, e proprio su questo aspetto ironizzava la serie tv che dicono l'avesse tanto ferito. Ma la realtà è che il rischio di cadere nella trappola degli interventi estremi, siano a base di botulino o realizzati con il bisturi, è dietro l'angolo". Lo afferma all'Adnkronos Salute Giulio Basoccu, chirurgo plastico, estetico e ricostruttivo, docente a Tor Vergata e responsabile della Divisione di Chirurgia plastica dell'Ini, Istituto neurotraumatologico italiano. "Negli Stati Uniti c'è una 'sottocultura estetica' che punta all'esagerazione. Non è un caso che moltissimi vip e star di Hollywood, che lavorano grazie al proprio aspetto, siano finiti, negli anni, nell'elenco degli 'stravolti dai ritocchi'", prosegue Basoccu.
Se il dermatologo delle celebrity Fredric Brandt, trovato morto nella sua villa di Miami, era noto come 'Barone del Botox' e aveva seguito star del calibro di Madonna e Stephanie Seymour, "fra le vittime di una tossina botulinica usata in eccesso, dunque con un effetto 'paralisi' non voluto, ricordiamo attrici splendide come Nicole Kidman, che ammise il ricorso al trattamento. Ma alla fine - prosegue l'esperto italiano - la Kidman è talmente bella che le si perdona tutto, e comunque i danni non sono stati enormi: all'epoca il suo viso era un po' troppo gonfio e statico, ma poi ha ritrovato mobilità. Rimandata a settembre - scherza il chirurgo - la 'Bridget Jones' Renee Zellweger, che di recente è apparsa quasi irriconoscibile nelle immagini pubbliche". La diva ha negato interventi e ritocchi, ma per il chirurgo plastico il trattamento c'è stato e ha stravolto le caratteristiche dell'attrice.
Se "il botulino non può sostituire il bisturi, anche perché le indicazioni sono molto diverse, entrambi possono far danni. Fra le bocciate io metterei, da fan prima che da chirurgo plastico, la ex fidanzatina d'america Meg Ryan, che purtroppo ha esagerato con il bisturi modificando caratteristiche tipiche della sua bellezza sbarazzina. Ma anche Melanie Griffith, intervenuta pesantemente sul suo viso con l'effetto di aggiungere anni, piuttosto che toglierne qualcuno". Altra bellezza celebre bocciata dall'esperto italiano è Demi Moore: "In questo caso il problema non è nell'aspetto attuale dell'attrice, che appare 'congelato' nel tempo, quanto proprio nella non accettazione della propria età. Voler apparire una ventenne quando ormai si hanno anche 30 anni in più è sbagliato e pericoloso", dice Basoccu.
"Anche perché in questi casi il rischio è quello di ritrovarsi ad essere la maschera di se stessi, come accade di questi tempi anche a molti attori maschi".
Molto meglio "un approccio alla Jane Fonda, che sicuramente cura il proprio aspetto e ricorre alla medicina e alla chirurgia estetica, ma in modo attento e delicato, con grazia. Rinfrescando la propria bellezza senza stravolgerla e soprattutto senza l'obiettivo di cancellare interi decenni dal proprio volto".
E in Italia? "Se una bella donna come Alba Parietti si è detta pentita di certe scelte, non condivido gli eccessi di un'altra celebrity come Nina Moric". Promossa invece l'attrice Sabrina Ferilli: "Non si pensi che abbia fatto chissà cosa, il suo volto ha determinate caratteristiche, e poi certo l'attrice si cura, ma non si è stravolta".
Effetto 'macchietta', infine, per tre 'belli d'antan': Sylvester Stallone, Ron Moss e Mickey Rourke. "I lineamenti sono stravolti, e il confronto con le immagini di qualche anno fa è impietoso". La buona notizia "è che in Italia donne e uomini per fortuna cercano qualcosa di diverso dalla chirurgia e dalla medicina estetica: si sta diffondendo un'attenzione alla naturalezza e all'armonia che - conclude Basoccu - ci salverà dagli eccessi delle star e dei vip a stelle e strisce".