La cappa di smog che avvolge Londra sembra influire negativamente sullo sviluppo polmonare durante l'infanzia. Uno studio britannico condotto su oltre 2000 bambini della scuola elementare dimostra che i piccoli londinesi che crescono respirando le emissioni diesel cittadine mostrano una capacità polmonare (l'equivalente del volume d'aria che può essere contenuto nei polmoni) ridotta del 5%.
La ricerca che è stata realizzata per misurare gli effetti sulla salute delle Low Emission Zones (LEZ), le aree a traffico limitato dove dal 2008 è impedito l'accesso a mezzi particolarmente inquinanti, è stata pubblicata su The Lancet Public Health.
Londra e non solo. L'inquinamento atmosferico è tra le principali cause di mortalità al mondo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità è responsabile di oltre 4 milioni di decessi all'anno (ma secondo nuove stime addirittura del doppio), e i bambini risultano particolarmente vulnerabili, a rischio di attacchi d'asma, infezioni polmonari e conseguenze respiratorie che si possono protrarre per tutta la vita.
benefici all'acqua di rose. Gli scienziati della Queen Mary University of London, del King's College London e dell'Università di Edimburgo hanno monitorato per cinque anni, dal 2009 al 2013, la salute e l'esposizione agli inquinanti atmosferici di 2.164 bambini di 28 scuole elementari londinesi, in zone che attualmente non rispettano gli standard europei sui limiti del biossido di azoto (NO2), tra i più pericolosi inquinanti atmosferici.
I bambini esposti ad aria inquinata hanno mostrato una riduzione della capacità polmonare legata all'inalazione di ossidi di azoto presenti nelle emissioni diesel, e quella del PM10. L'introduzione delle zone a bassa emissione ha ridotto lievemente la concentrazione degli ossidi di azoto, ma non quella di polveri sottili, e non ha portato una riduzione del sottosviluppo polmonare né degli attacchi d'asma.
La salute l'obiettivo reale. La percentuale di bambini esposti a livelli "fuorilegge" di ossidi di azoto nelle loro abitazioni è diminuita notevolmente (passando dal 99% al 34% in 5 anni), tuttavia spesso si respirano inquinanti nelle aule scolastiche, perché questi edifici si trovano vicini a strade trafficate.
Anche se le restrizioni applicate finora hanno migliorato la qualità dell'aria, le misure non sono state sufficienti a tutelare la salute dei più piccoli. «Stiamo crescendo una generazione con una ridotta capacità polmonare» dicono i ricercatori. C'è urgente bisogno di misure che non solo alzino la qualità dell'aria respirata nelle città dal traffico congestionato, ma che abbiano come risultato concreto migliori condizioni di salute per i loro abitanti.