Roma, 13 lug. (AdnKronos Salute) - Gli eventi straordinari come il disastro ferroviario accaduto ieri in Puglia, possono avere un impatto sul sistema sangue italiano e sulla disponibilità di emocomponenti, interferendo con l’approvvigionamento, la lavorazione, il testing, la conservazione e il trasporto di sangue ed emoderivati. Lo ricorda il Centro nazionale sangue, sottolineando che il 7 luglio è stata sancita l'intesa della Conferenza Stato-Regioni sul 'Piano strategico nazionale per il supporto trasfusionale nelle maxi emergenze', ai sensi dell’articolo 8, comma 6, della Legge 5 giugno 2003, n.131.
Ma di che si tratta? Il Centro nazionale sangue (Cns) ha il compito istituzionale di fornire supporto tecnico e organizzativo affinché sia garantita la costante disponibilità di scorte di sangue su tutto il territorio nazionale e lavora in stretto raccordo con le Strutture regionali di coordinamento per le attività trasfusionali (Src) e con le Associazioni e Federazioni dei donatori volontari di sangue. Scopo del piano strategico è la "definizione di strategie e attività necessarie a gestire attività assistenziali di medicina trasfusionale in caso di maxi-emergenza", attraverso il coordinamento tra gli organismi istituzionali deputati alla gestione degli eventi e la rete trasfusionale nazionale.
Il piano prevede che, al verificarsi dell’evento, il Cns definisca con la Regione direttamente coinvolta le necessità quali-quantitative di emocomponenti e, se necessario, ne coordini il trasferimento da altre Regioni al fine di supportare il fabbisogno straordinario delle aree coinvolte nell’emergenza. In relazione al disastro ferroviario di ieri in Puglia, "attraverso la Bacheca nazionale per le maxi-emergenze, grazie alla disponibilità di scorte regionali dedicate, è stata resa immediatamente disponibile alla movimentazione una scorta di sangue sufficiente a far fronte all’emergenza da parte di Regioni limitrofe alla Puglia (Campania e Lazio)". Scorte che però non sono state necessarie.
"Le necessità di sangue sono state tuttavia soddisfatte grazie al gesto generoso e alla disponibilità dei donatori volontari della Regione Puglia che si sono recati numerosissimi nelle Strutture trasfusionali per effettuare la donazione", ricorda il Cns. Che, insieme alle quattro associazioni di volontari italiani del sangue Avis, Croce rossa italiana, Fidas, Fratres, in considerazione dell’approssimarsi del periodo estivo, e della carenza di unità di globuli rossi che frequentemente si registra in questo periodo in molte Regioni italiane, invita i donatori su tutto il territorio nazionale a programmare la propria donazione contattando l’associazione e/o il servizio trasfusionale di riferimento, in modo da prevenire sia eccedenze sia carenze di emocomponenti.
La 'chiamata del donatore' è un utile e importante strumento di programmazione e fidelizzazione che permette di regolare l’afflusso dei donatori per giornata, per settimana e per mese consentendo di soddisfare i fabbisogni ordinari di emocomponenti, anche mediante il loro razionale e appropriato utilizzo, e di costituire e mantenere le scorte strategiche destinate alla gestione dei fabbisogni trasfusionali straordinari in caso di emergenze.